Formia / “Amministratore cercasi” per Formia Rifiuti Zero: la consigliera Arnone lancia un’interrogazione

Attualità Formia Isole pontine Top News Ventotene

FORMIA – A.a.a. amministratore cercasi. S’infittisce il mistero sulla mancata nomina, da parte dei sindaci di Formia e di Ventotene, Gianluca Taddeo e Carmine Caputo, del nuovo (e terzo) amministratore della Formia Rifiuti zero, la società municipalizzata che gestisce il ciclo dei rifiuti a Formia e sulla seconda isola pontina. Secondo il principale socio di maggioranza , il comune di Formia, la Frz entro la prima decade di settembre avrebbe dovuto conoscere la sua nuova guida e invece  questa importante nomina è stata avvolta da una blindatura che cerca ora di scardinare il capogruppo di minoranza della lista “Guardare Oltre”. La dottoressa Imma Arnone nel pomeriggio ha presentato un’interrogazione urgente che ha per destinatari il sindaco del Comune di Formia Gianluca Taddeo, il Presidente del Consiglio Comunale Pasquale Cardillo Cupo e l’assessore all’Ambiente Eleonora Zangrillo. L’Oggetto è chiaro: capire qualcosa “in merito alla nomina dell’Amministratore Unico della Formia Rifiuti Zero”.

Il sindaco Taddeo subito dopo la pausa ferragostana aveva firmato il decreto numero 18 che istituiva la commissione chiamata a valutare le candidature formalizzate per la sostituzione di Michele Bernardini, il manager di Albano non confermato in concomitanza dell’approvazione del bilancio di previsione 2022. La commissione istituita dal sindaco Taddeo era composta inizialmente dalla segretaria generale Maria Saccoccio (quale presidente), dal dirigente del settore Lavori Pubblici Giuseppe Caramanica e, in rappresentanza del comune di Ventotene, dal funzionario e presidente della riserva marina di Santo Stefano Antonio Romano. Se quest’ultimo è stato poi sostituito il 23 settembre dall’attuale Comandante della Polizia Locale del comune di Sezze Lidano Caldarozzi (nominato consulente dal sindaco di Ventotene in tema di gestione dei rifiuti), l’intera commissione avrebbe dovuto valutare le 17 candidature arrivate al comune di Formia quale principale socio di maggioranza.

Le partecipazioni erano scaturite da due avvisi di cui si è saputo – e lo fa rimarcare la capogruppo Arnone – “poco e nulla”. Il primo, pubblicato il 16 giugno scorso, era scaduto dopo appena 20 giorni, il 6 luglio. Il secondo, riaperto il…5 luglio, aveva conosciuto un nuovo termine, le ore 24 del 18 luglio scorso. Le domande di partecipazione sono state naturalmente secretate. Di sicuro – secondo quanto prevede l’articolo 3 dello stesso avviso – dovranno contenere i requisiti dell'”adeguata professionalità, qualificazione ed esperienza rispetto all’incarico da ricoprire” nei prossimi tre anni….oltre che dagli elementi desumibili dal curriculum vitae di ciascuno dei 17 candidati…

La commissione avrebbe dovuto insediarsi nella prima settimana di settembre per cominciare a valutare (ma erano stati fissati i punteggi da conferire ai singoli criteri fissati dall’avviso?) i singoli curricula. Sull’argomento tantissimi esponenti della maggioranza Forza Italia-Fratelli chiedono spiegazioni ma qualcosa, forse, si muove. Da fonti autorevoli nel blindatissimo settore ambiente del comune di Formia è emersa una data: il 24 novembre. Per questo giorno è stata convocata l’assemblea dei sindaci di Formia e Ventotene che dovrebbe – il condizionale non è mai un optional – ratificare la scelta del nuovo amministratore unico della Formia Rifiuti zero.

Secondo l’articolo 4 dello Statuto della municipalizzata resterà in vigore tre anni dall’atto della nomina e percepirà per il primo anno 32mila euro lordi annui, un importo che è pari al 70% dell’indennità del sindaco di Formia. Il rimborso – cui si aggiungono i rimborsi per il vitto e l’alloggio qualora il nuovo Amministratore non fosse residente a Formia – potrebbe aumentare se dovesse essere ritoccata la stessa indennità del primo cittadino Taddeo. Un fatto è certo. La nuova guida della Formia Rifiuti zero sarà determinante per il futuro industriale dell’unica società pubblica che gestisce il ciclo dei rifiuti sul territorio, delicatissimo (e non sono per i suoi confini geografici), del sud pontino. Che dopo 8 anni la società varata nel 2014 dall’allora amministrazione di centro sinistra del sindaco Sandro Bartolomeo debba conoscere una nuova stagione imprenditoriale lo hanno detto, con diverse sfumature, un po’ tutte le forze politiche presenti in consiglio . Sono le stesse che, in occasione di una polemica innescata da alcune dichiarazioni del sindaco Taddeo, avevano chiesto una “dovuta riflessione” in Consiglio. Ci sarà?

Quella in programma a settembre sarebbe dovuta essere una “selezione di ampio respiro” – aveva annunciato il sindaco Taddeo – per individuare il futuro management della municipalizzata del comune di Formia nella fase in cui – come detto – la stessa società è stata accusata di aver esaurito la sua iniziale azione propulsiva in tema di gestione dei rifiuti e potenziamento sul vasto territorio cittadino della raccolta differenziata e alla vigilia dell’entrata in vigore del nuovo tributo, la Tarip, la tariffazione puntuale sui rifiuti. Ma non è finita.

Nel 2023 scadrà il termine dell’incarico affidato in house nel 2015 dall’amministrazione formiana alla sua società municipalizzata per la gestione del ciclo dei rifiuti e l’individuazione del nuovo amministratore della Formia Rifiuti zero si inserisce ora nell’ambito di una sfida che intendono, almeno verbalmente, per la prima volta affrontare i comuni del Golfo, quella di dar vita ad un ambito territoriale ottimale del sud pontino per dar vita ad un consorzio pubblico per la gestione dei rifiuti. Taddeo aveva convocato lo scorso 26 maggio un vertice dei sindaci dei comuni del sud pontino nell’ambito del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti della Regione Lazio 2019-2025 (Prgr), che si pone tra gli obiettivi prioritari la riduzione, il riciclo, il recupero e valorizzazione dei rifiuti promuovendo progetti di investimenti pubblici.

“Un fatto è certo – scrive la dottoressa Arnone – ad oggi, 16 novembre 2022, la società non ha un amministratore Unico. Come mai ad oggi la selezione non è stata completata? A fronte della scadenza nel 2023 dei mutui per l’acquisto dei mezzi, come si intende reinvestire? E’ stato redatto un piano industriale? Occorre, a maggior ragione, una visione futura. Il rientro dei tre operai dalla Frz nell’organico del comune ha comportato un impoverimento del personale, un depauperamento che potrebbe aumentare con il rientro di altri secondo quanto si legge in un avviso pubblico”. Da qui altri interrogativi, tutt’altro che amletici, rivolti ai vertici dell’amministrazione formiana: “Cosa si intende fare per evitare che sostituzioni, con costi più alti per la società, possano ricadere sulla tariffa? Prima del 2023 perché non inseriamo una proroga per altri nove anni alla società? Questo permetterebbe di poter effettuare investimenti opportuni per una crescita proficua”.

La conclusione, politica, del capogruppo Arnone non poteva non essere la seguente: “L’Amministratore unico è una presenza fondamentale per il buon funzionamento e per la crescita di una società così importante per il nostro territorio, che sappia rivitalizzare il suo funzionamento e per le prossime sfide che l’Europa ci impone”.

La Frz necessita di essere stimolata e incentivata dopo che il suo piano industriale, grazie al management del primo amministratore unico Raphael, aveva conosciuto un avvio davvero spumeggiante. Intanto la Frz, nonostante sia carente di una guida da oltre un anno dopo l’incarico svolto dal’amministratore Michele Bernardini sino all’approvazione del bilancio 2021, continua a centare importanti risultati solo grazie all’impegno del suo direttore tecnico facente funzione Claudio Sperduti, alla professionalità e all’abnegazione delle maestranze. E lo ribadisce lo stesso capogruppo di Guardare Oltre: “La scelta di raccolta dei rifiuti porta a porta ha permesso di raggiungere ottimi risultati in termini di differenziazione fino al 70%”.

L’attuale guida politica al comune di Formia intende svuotare di contenuti imprenditoriali ed occupazionali la Formia Rifiuti zero? Imma Arnone lancia un allarme ma ribadisce una certezza: “La scelta, coraggiosissima ma vincente, dell’amministrazione di centro sinistra – ha concluso – di costituire una società a completo capitale pubblico ha tenuto lontane eventuali “infiltrazioni” della criminalità organizzata, ambito estremamente appetibile per grandi possibilità di guadagni illeciti”.

Top secret e bocche ermeticamente cucine sull’esito della selezione indetta dal sindaco Taddeo ma la mancata nomina dell’amministratore unico sta creando non pochi prorblemi gestionali. La Frz da tempo non paga più – come dovrebbe – i suoi fornitori e ha deciso di non farlo più chi l’ha fatto per un periodo limitato nel tempo (secondo quanto prevede il Codice Civile), il presidente del collegio sindacale Francesco Mercuri. “Il comune scopra le sue carte e lo faccia in fretta e con la massima trasparenza” – ha concluso la dottoressa Arnone.