Minturno / Terremoto e maremoto? “Io non rischio” e ascolto la Protezione Civile, le “Buone Pratiche”

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MINTURNO – Cresce la sensibilità e la partecipazione con la volontà di apprendere dei cittadini pontini nei confronti di quelle che prendono il nome di “Buone pratiche di Protezione civile”. E’ uno dei bilanci più evidenti a conclusione della giornata dedicata alla campagna nazionale della Protezione civile “Io non rischio” portata domenica sul lungomare di Scauri con il gruppo locale impegnato a parlare di “maremoto” e “terremoto” – così come in altre centinaia di piazze italiane (tra cui, nel Sud Pontino, anche Fondi!).

Tra gli aspetti più piacevoli e immediatamente riscontrabili la partecipazione di tanti bambini che non solo si sono fermati volentieri ad   ascoltare cosa è meglio fare in caso si verifichino queste due calamità naturali – “maremoto” e “terremoto” – ma hanno anche posto tante domande e collaborato alla realizzazione di tante “manine” con il quale hanno allestito il totem dello stand dedicato alla loro partecipazione.

Nel tentativo di supportare lo scopo della campagna informativa, proponiamo qui di seguito una sintesi di quanto i Volontari hanno ripetutamente illustrato nella giornata ad hoc, nell’intento di riproporre una sorta di promemoria, fermo restanto che sul web è disponibile tantissimi materiale del progetto “Io non rischio”, anche filmati tradotti in lingua ucraina e Lis a cura, rispettivamente, di Andrij Vavilov e Filomena Pedagna.

Ma cosa fare prima e durante un terremoto? “Prima” è consigliato avvelersi dell’aiuto di un tecnico per – laddove necessario – “rinforzare i muri portanti o migliorare i collegamenti fra pareti e solai”, ma anche assicurarsi di “allontanare mobili pesanti da letti o divani e fissare alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti”, nonché appendere quadri e specchi con “ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete”. Altro consiglio da attuare è relativo al posizionamento di “oggetti pesanti sui ripiani bassi delle scaffalature, su quelli alti, puoi fissare gli oggetti con il nastro bioadesivo”, in cucina è possibili usare “un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri”. Bisogna inoltre individuare i “punti sicuri della casa dove ripararsi durante la scossa” e conoscere il Piano di Protezione Civile del proprio Comune (se non ci fosse, pretendere che ne sia predisposto uno!).

Durante – Se sei in un luogo chiuso” è bene non provare a precipitarsi fuori casa, mentre è consigliabile trovare riparo sotto l’asse di una porta montata su muro portante oppure sotto un letto o sotto un tavolo resistente. “Durante – Se sei all’aperto” raggiungere aree quanto più sgombre da edifici e rischi di crollo, tenendo anche conto delle conseguenze a lungo termine di una scossa di terremoto (fughe di gas, crolli successivi etc).

Dopo un terremoto”: “raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di Protezione Civile comunale; limita, per quanto possibile, l’uso del telefono” e quello “dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso”. Inoltre – in una zona a rischio “maremoto” è importante allontarnarsi “dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato”.

Ancora “dopo” ci si può accertare lo stato di salute delle persone accanto e prestare i primi soccorsi; prima di uscire di casa è importante chiudere le utenze, indossare le scarpe, evitare l’ascensore; mantenersi prudente.

E in occasione di un maremoto?

I segnali del “maremoto”, invece, sono i seguenti: “un improvviso o insolito ritiro del mare, un rapido innalzamento del livello del mare, un rapido innalzamento del livello del mare o una grande onda estesa su tutto il livello del mare; un rumore cupo e crescente che proviene dal mare, come quello di un treno o una aereo a bassa quota”.

Durante il maremoto”: “raggiungi un’area in alto; avverti le persone intorno a te del pericolo imminente, corri seguendo la via di fuga più rapida; “non usare l’auto potrebbe diventare una trappola”. Se sei in mare è importante sempre ascoltare le comunicazioni radio e recarsi verso il largo se si ha notizia di un terremoto a terra; se si è in porto abbandonare l’imbarcazione e mettersi al sicuro in un posto elevato”.

Dopo il maremoto”: “assicurati delle condizioni di salute delle persone intorno a te e, se possibile, presta i soccorsi; se la tua abitazione è stata interessata dal maremoto, non rientrare prima di essere autorizzato; non bere acqua dal rubinetto. Non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua e con i materiali trasportati dal maremoto: potrebbero essere contaminati”.

Dopo il maremoto” è importante rimanere nell’area raggiunta e non muoversi fino a nuove indicazioni dell’autorità.