Arriva una nuova truffa su WhatsApp che ha già fatto diverse vittime: ecco come difendersi dai malintenzionati
Il conto corrente svuotato a causa di un raggiro online è ormai la nuova frontiera delle rapine. Ne sanno una più del diavolo i truffatori seriali, che cercano di approfittare dei malcapitati di turno per mezzo di meccanismi ben studiati. Un modo innovativo, apparentemente più sicuro per i delinquenti, di agire in maniera indisturbata e arrivare ad incassare cifre anche molto più alte.

In tal senso, è già da qualche mese che imperversa una nuova truffa online: riguarda WhatsApp, la piattaforma messaggistica di cui praticamente tutti ormai usufruiscono. Di sicuro è la più utilizzata in Italia e in Europa. Ed è proprio lì che i truffatori entrano in azione, promettendo guadagni stellari. Come funziona?
Imperversa la nuova truffa WhatsApp: ecco come difendersi
I criminali informatici si ‘avvicinano’ alla vittima tramite un messaggio. Dopo un primo approccio, la convincono a scaricare le applicazioni CapFirst (su Android) o CapOne (su iOS), disponibili su Play Store di Google e App Store di Apple. Da lì vengono aperti conti di trading dai quali, secondo i truffatori, è possibile ricevere guadagni da capogiro con rendimento fino al 300%. Inoltre, viene promessa la concessione della Consob ad esercitare una fantomatica attività di trading.

Naturalmente niente di tutto ciò è vero. La piattaforma è utilizzata solo per sottrarre il denaro al malcapitato di turno. La truffa circola da quasi un anno, e nuove denunce sono arrivate lo scorso mese, a luglio. Per fortuna la Consob è intervenuta, ordinando la cessazione di attività di intermediazione finanziaria abusiva e chiedendo a Google ed Apple di rimuovere dal proprio store le app incriminate. L’Autorità Giudiziaria è in allerta su questo tipo di raggiro e sono in corso le indagini, ma per chi è caduto nella trappola il danno ormai è fatto.
Come difendersi? La prima direttiva è quella di verificare che queste attività siano autorizzate dall’Autorità. Si può verificare tramite gli elenchi forniti dalla stessa Consob. Ma il consiglio più importante è sempre il seguente: quando ci si trova di fronte a messaggi di questo tipo è necessario pensare al sistema: “Pausa, Domanda, Verifica”. Ovvero in primis prendersi del tempo e ragionare su cosa ci viene chiesto, senza dare risposte impulsive e frettolose. Poi bisogna porsi alcune domande: la proposta è troppo conveniente? Gli interlocutori chiedono del denaro? Fanno pressioni affinché decida io in fretta? Se sì, allora è sicuramente una truffa. La conferma arriverà – puntuale – nel momento in cui si andrà a verificare con razionalità la veridicità di quanto ci è stato illustrato.