Minturno / Evasione fiscale: finiscono nei guai tre fratelli ristoratori di Scauri

Cronaca Minturno

MINTURNO – Per lo Stato erano autentici sconosciuti. Gli accertamenti incrociati del Gruppo di Formia della Guardia di Finanza hanno invece verificato il mancato versamento delle imposte di 473mila euro nel quadriennio 2017-2020. A finire nei guai, dopo una meticolosa verifica fiscale degli “007” del Tenente Colonnello Luigi Galluccio, sono tre imprenditori campani di 45, 50 e 67 anni da anni titolari e gestori di un avviato bar, ristorante e take away di Scauri.

I tre sono stati raggiunti ora da un provvedimento cautelare di sequestro che, richiesto dal sostituto Procuratore Alfredo Mattei, è stato emesso dal Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli. Consiste nel sequestro delle somme che i tre ristoratori avrebbero dovuto versare all’erario, 473 mila euro tra tre conti correnti bancari, una unità immobiliare esistente nel napoletano e alcune auto e scooter.

I tre fratelli sono finiti nei guai con la Procura perché, oltre ad aver accumulato negli anni un significativo ed indebito vantaggio tributario attraverso il mancato assolvimento dei previsti obblighi dichiarativo-fiscali, avrebbero – secondo la tesi dell’accusa – frequentemente fatto ricorso all’istituto della “cessione di ramo d’azienda”, funzionale a preservare gli asset societari sani e permettere di far accollare il crescente debito tributario a società fantasma costituite ad hoc. E non è finita. Le indagini hanno appurato come queste società ombra fossero intestate a soggetti prestanome e dalla precaria condizione economica. Insomma erano cittadini indigenti.

Questa attività anti evasione ha permesso di indagare, oltre ai fratelli ristoratori, una quarta ed insospettabile persona. Si tratta del noto commercialista napoletano di 48 anni, Andrea Vetromile che considerato il vero regista di questa maxi evasione, sarebbe stato in grado di rendere inidonea ogni procedura di riscossione coattiva. Vetromile dal 15 gennaio si trova in carcere. Era stato arrestato presso l’ippodromo di Agnano dalla stessa Guardia di Finanza dovendo scontare una pena residua di 5 anni – emessa nel maggio 2019 e diventava nel luglio 2021 – per estorsione. Vetromile, ufficialmente residente in Ungheria, non è un personaggio qualunque. Per anni è stato consulente dell’ex senatore Sergio De Gregorio e dell’ex direttore de l’Avanti Valter Lavitola. Ed è stato uno dei testi chiave nel processo sulla cosiddetta compravendita dei senatori, passati al centrodestra per far cadere il governo Prodi nel 2008.

Inoltre, il commercialista napoletano aveva raccontato ai magistrati i meccanismi che avevano permesso di accantonare fondi neri all’estero utilizzando i contributi per l’editoria. Le indagini partirono da una denuncia presentata dai dipendenti di una società che stava amministrando per conto del Tribunale.