Gaeta / Pnrr, il Comune partecipa al bando del Miur per la nuova mensa scolastica

Attualità Gaeta Scuola

GAETA – Dopo aver ottenuto dal governo un milione e 700mila per la realizzazione di un nuovo e moderno asilo nido grazie ai fondi del Pnrr, il comune di Gaeta pensa di trasformare l’area di Calegna in un polo unico per la gestione dei servizi alla persona. Se il commissariato cittadino di Polizia e la sede zonale dell’Inps hanno di fatto già “riempito” l’ex sezione di Gaeta del Tribunale di Gaeta chiusa frettolosamente nel 2013 nell’ambito dell’allora legge di riordino dei sistemi giudiziari in Italia, la Giunta Leccese confida di fare ricorso ora ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per realizzare una mensa a favore della scuola primaria “Don Bosco”.

L’esecutivo ha partecipato, infatti, ad un bando del Ministero dell’Istruzione e dell’Università che nell’ambito della “Missione 4” del Pnrr ha presentato n quadro economico di 750mila euro – il comune può disporre già di 236mila euro – a fronte della disponibilita’ di un terreno di 3512 metri quadrati adiacente la scuola primaria “Don Bosco”. Ma non è tutto.

Su indicazione dell’attenta assessore alle politiche sociali Lucia Maltempo la richiesta di finanziamento e la partecipazione al bando del Miur servono per realizzare sempre nell’agglomerato di Calegna, oltre alla mensa, un nuovo e secondo centro cottura “a servizio degli istituti scolastici di Gaeta.

“Potrà così essere esteso il tempo pieno scolastico e sarà ampliata- osserva l’assessore Maltempo – l’offerta formativa delle scuole e rendere le stesse più aperte al territorio , anche oltre il tradizionale orario scolastico, per accogliere la necessità di accogliere la vita personale e lavorativa delle persone”.

“La scelta ubicativa di Calegna – ha aggiunto concludendo il sindaco di Gaeta Cristian Leccese – non è casuale. Nel quartiere insistono da anni scuole, di ogni ordine e grado, e l’ente ha messo a disposizione aree di sua proprietà libere dunque da vincoli espropriativi e destinate dal piano regolatore vigente del comune ad ospitare impianti ed attrezzature collettive“.