Ventotene / Approdi turistici, dopo il sequestro della Guardia di Finanza il Comune procede alla nuova gestione

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VENTOTENE – Il tempo è danaro e, fedele a questa massima popolare, la rinnovata amministrazione comunale di Ventotene ha proceduto in tempi da record ad espletare la procedura pubblica per la scelta del gestore del servizio di ormeggio e di assistenza alle imbarcazioni da diporto all’interno dello specchio acqueo in concessione allo stesso comune in località Porto Nuovo. Bisogna fare in fretta dopo il sequestro operato dalla Brigata di Ventotene della Guardia di Finanza che aveva apposto i sigilli su alcuni pontili e strutture mobili che, gestiti e di proprietà della società municipalizzata del comune isolano, la “Stella Maris Multiservizi”, erano stati installati nella zona del porto nuovo su un’area di 7200 metri quadrati di proprietà demaniale ma – secondo le Fiamme Gialle – senza alcuna autorizzazione.

La Giunta capitanata dal neo sindaco Carmine Caputo aveva dato mandato all’architetto Antonella Cantaro di promuovere in qualità di responsabile unico del procedimento e direttore di esecuzione del contratto, la procedura pubblica per la scelta del successore della società pubblica di proprietà dello stesso Comune di…Ventotene. E così è stato. Ma per farlo la responsabile del servizio ha dovuto istituire una commissione tecnica chiamata a selezionare le offerte in arrivo in Comune. Vi hanno fatto parte tre dipendenti dell’ente: Francesco Saverio Buono in qualità di presidente, Luigi Cirillo e Patrizio Quinto in qualità di componente e, nello specifico quest’ultimo, di supporto tecnico amministrativo al responsabile unico del procedimento e di segretario verbalizzante della stessa commissione.

Ma il lavoro, alla distanza, non è stato notevole… semplicemente perché in Comune, dopo un avviso pubblico di alcuni giorni, è arrivata una sola offerta. L’ha presentata la ditta individuale “Antonio Langella” di Ventotene che, dunque, potrà proseguire l’attività di ormeggio su una superfice di 7189 metri quadrati, come individuato nella Concessione Demaniale Marittima numero 52 del registro e numero 182 del 19 novembre 2007, che lo stesso comune di Ventotene gestiva, tra non pochi ritardi e problemi gestionali, in house attraverso la “Stella Maris” Multiservizi”

La ditta “Antonio Langella” – come detto – non ha avuto problemi di concorrenza. E’ stata la sola a rispondere all’avviso pubblico della Giunta Caputo sorprendendo la stessa amministrazione comunale: avrebbe dovuto offrire il maggiore rialzo in aumento sul prezzo posto a base d’asta: 50mila euro oltre l’iva. Un investimento rischioso in considerazione della durata dell’affidamento, il 31 dicembre 2022 ma di fatto in scadenza tra poco più di un mese. E invece la ditta Langella ha formalizzato un’offerta di ben 80mila euro, con un incredibile rialzo del 60%, che per buona pace del comune mette al riparo da possibili insidie il bilancio di previsione 2022. Insomma l’aggio garantito dal nuovo concessionario del servizio di ormeggio turistico è lo stesso che avrebbe dovuto riconoscere la “Stella Maris” Multiservizi se non ci fossero stati i sigilli della Guardia di Finanza.

Nella misura camerale della ditta “Antonio Langella” due dati apparentemente si contraddicono gli uni con gli altri: il neo concessionario del servizio di ormeggio presenta come termine di iscrizione alla Camera di Commercio di Frosinone Latina come “Piccolo imprenditore” quello del 27 luglio scorso, due giorni prima della presentazione delle offerte al comune di Ventotene. In un altro riquadro l’inizio della sua attività (quella di rimessaggio della imbarcazioni da diporto su area privata con tanto di codice Ateco) risale ad oltre un anno fa… il 19 giugno 2021.

Il nuovo concessionario intanto è diventato operativo. L’incarico gli è stato conferito nello stesso giorno di presentazione delle offerte. Dovrà garantire la sicurezza degli ormeggi, dei corpi morti e delle catenarie; l’assistenza H24 per le operazioni di ormeggio e disormeggio; la custodia e verifica giornaliera, diurna e notturna, dei luoghi di ormeggio; costituire, entro i 30 giorni successivi all’aggiudicazione e relativa consegna delle aree, una centrale operativa/amministrativa per le procedure di gestione portuale, con particolare riferimento all’assistenza all’ormeggio, check-in e check-out e sorveglianza notturna; realizzare un canale radio comunicazione su canale WHF; provvedere al servizio meteorologico; garantire la presenza giornaliera di un responsabile per i rapporti con l’utenza; un servizio telefonico; istituire un ufficio informazioni; istituire un servizio di primo soccorso con imbarcazione propria; garantire la fornitura di energia elettrica ed acqua all’ormeggio; provvedere alla gestione e manutenzione ordinaria delle strutture e delle aree; la revisione ed eventuale sostituzione di corpi morti, linea catenaria, cime di ormeggio e bitte; la gestione dei servizi antincendio e antinquinamento; la pulizia delle banchine e dello specchio acqueo di tutte le aree in gestione e, infine, garantire tenuta del registro dei natanti ormeggiati (iscrizione, targa, periodo, nominativo del proprietario del natante e relativo libretto). Per il controllo di questi adempimenti ci sarà sempre tempo. O almeno…