Gaeta / Tari in aumento, consigliera Sabina Mitrano: “bisogna incentivare uno sguardo d’insieme”

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GAETA – “L’ultimo consiglio comunale del 25 luglio ha approvato la rimodulazione delle tariffe della TARI del 2022, in conseguenza di un nuovo piano economico. Una rimodulazione che evidenzia l’approssimazione di questa amministrazione comunale: infatti, nell’aprile di quest’anno era già stato approvato dal precedente consiglio comunale la TARI per il 2022, solo che avevano fatto male i conti. Un esempio questo di “cristallina” capacità amministrativa, premiata purtroppo dai cittadini nel voto di giugno” – inizia così la nota sottoscritta dal gruppo “Gaeta città di valore” che fa capo alla consigliera comunale, ex-candidata sindaco, Sabina Mitrano.

“L’approvazione della tassa  – scrive ancora – è, però, anche un’occasione per dibattere sia sull’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti, che delle politiche che sottendono a quella organizzazione. Parlare di ‘svolta green’, e di raccolta differenziata dei rifiuti, senza inserire questi temi all’interno di un ragionamento più ampio, che preveda anche la riduzione degli sprechi, la riqualificazione degli scarti e il contenimento della massa di scorie prodotte, non ha senso. La transizione ecologica, infatti, presuppone uno sguardo d’insieme e un allargamento di vedute: dalla semplice gestione dei rifiuti alla cura del territorio, passando dal settore della mobilità e dei trasporti a quello della decarbonizzazione e delle energie rinnovabili. Di tutto questo naturalmente non c’è traccia”.

E prosegue: “Veniamo comunque ai dati presenti nella proposta di rimodulazione della tassa, integrandoli con dati provenienti dai rapporti annuali dell’ISPRA sui rifiuti. Partiamo dalla raccolta differenziata. La normativa prevede che dal 2012 (si avete letto bene) i comuni avrebbero dovuto raggiungere il 65% di raccolta differenziata. Il nostro comune nel 2020 (ultimo dato disponibile) ha raggiunto il 58% di differenziata. Si può dire che …Abbiamo un po’ di anni di ritardo. Qualcuno potrebbe obiettare che anche gli altri comuni della provincia sono nella stessa situazione. Al contratio, gli altri comuni, ad eccezione di Latina e di un paio di piccoli comuni, fanno molto meglio di noi. Per rimanere ai centri a noi più vicini, Fondi supera l’80% di differenziata, Formia supera il 70%, Minturno si avvicina al 70%. Qualcuno potrebbe pensare a questo punto che se differenziamo meno paghiamo meno il servizio e invece purtroppo non è così. Abbiamo uno dei servizi più costosi del territorio: nel 2019 (ultimo dato disponibile) abbiamo avuto un costo per abitante di € 305,66 mentre a Fondi ogni abitante pagava 207 € e in provincia solo gli abitanti di Sperlonga pagavano più di noi”.

“Inoltre, un altro dato interessante è che Gaeta dopo Ponza e Cisterna è il comune che produce più rifiuti procapite per abitante (615, 4 Kg) contro, per esempio, i 540 kg per abitante di Minturno. La media italiana è 503 Kg. Ma naturalmente di tutto questo nella proposta della TARI non c’è traccia, o meglio, sono riportati questi dati dell’andamento non certo positivo dei risultati della raccolta negli anni ma senza alcuna considerazione. È invece importanteaffrontare questi nodi perché tutto questo ha riverberi sull’organizzazione e il costo del servizio. Inoltre, nella proposta di rimodulazione della raccolta si pone l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata ma non si spiega come esso si intenda raggiungere. Si leggono numeri che poi non si traducono in politiche: si legge di miglioramento della qualità e di valorizzazione di modifiche del perimetro di gestione ma non è assolutamente chiaro come si concretizzino. Quel che è certo è che non si lavora su un aumento della produttività e gli investimenti sono assenti. E’ proprio l’assenza di una visione generale del problema oltre a politiche che non contrastano la dissipazione delle risorse, che portano a continui aumenti tariffari, oltre l ‘8% per questo anno,.non solo gli aumenti dei costi di gestione” – spiega ancora la consigliera Mitrano.

E conclude: “Per quanto ci riguarda ci adopereremo per incentivare la raccolta differenziata e per organizzare politiche comunali di riuso dei materiali e per la riduzione dei rifiuti. L’Amministrazione comunale non può essere inerte di fronte a tali questioni. Proponiamo, infine, che si organizzi un Centro Comunale per il riuso con le finalità di ridurre la produzione di rifiuti da inviare al trattamento o allo smaltimento, e favorire così il riuso di materiali ed oggetti ancora riutilizzabili, creando una struttura che renda disponibili beni usati ma ancora in condizioni di essere riutilizzati in sinergia con il centro comunale di raccolta rifiuti”.