Gaeta / Porto, in arrivo la nuova definizione del “Piano di utilizzazione dei piazzali”

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GAETA – Con la pubblicazione avvenuta nei giorni scorsi, l’Autorità di Sistema Portuale dei porti laziali ha avviato la procedura che in 30 giorni porterà alla definizione dell’aggiornamento del “Piano di Utilizzazione dei Piazzali” ubicati in Ambito Portuale” (Puap) del porto di Gaeta. L’iniziativa scaturisce dalla considerazione che, “con la conclusione dei lavori del progetto denominato ‘Opere di completamento del porto commerciale di Gaeta’, intervenuta il 10 maggio 2021, sono ora disponibili nuovi importanti piazzali (circa 60mila metri quadrati retrostanti alla banchina Cicconardi, approfondita per un gran tratto fino alla batimetrica di11 metri sotto il livello del mare nonché un nuovo efficiente svincolo di accesso al porto”.

L’Asdp ricorda poi, sulla scorta della documentazione approvata poco più di un mese dal comitato di gestione, le “interessanti ed importanti richieste di aree in concessione per collocare insediamenti produttivi di nuovo impianto o per migliorare le attuali condizioni di quelli esistenti e quindi creare un fertile terreno per lo sviluppo dei traffici”. Da qui, chiarita la natura tecnico-amministrativa del Puap quale “strumento programmatico e di regolamentazione di dettaglio, pienamente conforme alla pianificazione dettata dal Prp” l’ex Autorità portuale del Lazio ha proceduto con l’aggiornamento, allo scopo “di regolamentare con rigore e flessibilità, per quanto ammissibile e consentito dalle potenzialità e prerogative del Puap, gli insediamenti operativi di nuovo impianto, e l’eventuale adeguamento di quelli esistenti, finalizzati allo stoccaggio ed alla movimentazione delle merci, sia di tipo unitizzato sia alla rinfusa, tenendo in debito conto le nuove opportunità scaturite sia dall’importante sopravvenuta disponibilità di nuovi spazi, sia dalle nuove potenzialità che i recenti interventi infrastrutturali hanno offerto ad aree prima ritenute marginali”. Da evidenziare come “risulta possibile autorizzare volumetrie edificabili, per la realizzazione di strutture stabili”.