Cassino / Delitto Serena Mollicone: difese pronte a demolire il castello accusatorio contro i 5 imputati

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CASSINO –  Pronte a demolire il castello accusatorio della Procura della Repubblica prima della sentenza del 15 luglio. Con questo proposito le difese dei cinque imputati del processo per l’omicidio di Serena Mollicone sono attese mercoledì e giovedì davanti la Corte d’Assise del Tribunale per replicare alla pesantissima requisitoria formulata dai sostituti procuratori Maria Beatrice Siravo e Carmen Fusco: avevano chiesto 30 anni di reclusione per l’ex comandante della Stazione di Arce Franco Mottola, 24 anni per il figlio Marco, 21 per la moglie Annamaria e, ancora, 15 anni per il maresciallo Vincenzo Quatrale e 4 anni per l’appuntato Francesco Suprano

Ad intervenire per primi dovrebbero essere i legali di quest’ultimi due imputati. La difesa di Quatrale ha annunciato opposizione alla richiesta di condanna della Procura, definita anacronistica, di riqualificare nei riguardi del suo assistito l’iniziale reato di istigazione al suicidio di Santino Tuzi in un omicidio colposo, un’ipotesti accusatoria, quest’ultima, peraltro già prescritta e molto contesta dalla famiglia del brigadiere di Sora. La difesa della famiglia Mottola ha già definito indiziaria la richiesta di condanna della Procura che ha attribuito all’ex Comandante della Stazione di Arce l’aggravante di essere venuto meno al suo ruolo di garanzia sia come Carabiniere che come genitore di Marco, il presunto autore del delitto.