L’ ostacolista formiano Simone Poccia quinto nella finale dei 110 hs ai campionati italiani universitari

Formia Sport
simone poccia
Simone Poccia

FORMIA – Le condizioni climatiche impervie con freddo e pioggia hanno influenzato i campionati nazionali universitari 2015 di atletica leggera che si sono conclusi in Emilia Romagna, tra Salsomaggiore Terme e Fidenza (Parma). Purtroppo è stata una giornata non proprio favorevole per l’ostacolista di Formia Simone Poccia, portacolori del Cus Cassino, che ha chiuso al quinto posto la finale dei 110 hs con 14”55, prestazione cronometrica più alta di 17 centesimi rispetto a quella registrata due settimane fa nel suo debutto outdoor ai regionali assoluti al Raul Guidobaldi di Rieti. Al Centro Sportivo Dario Ballotta di Fidenza è salito sul gradino più alto del podio il velocista di Saronno Lorenzo Perini (Cus Milano/Aeronautica) con 14”00, che ha preceduto il pluricampione della rassegna, il possente ugandese di passaporto italiano John Mark Nalocca (Cus Camerino/Carabinieri) con 14”20 e il livornese Ivan Mach Di Palmstein (Cus Pisa/Fiamme Gialle) con 14”22. Nomi di prestigio soprattutto quello dell’azzurro Perini, argento europeo junior nel 2013 a Rieti, dove vinse con il record italiano di categoria (13”30).

“Il vento di -1.9 è stato molto svantaggioso soprattutto quando si saltano gli ostacoli – afferma Simone Poccia, 20 anni, in forza alla Cariri Rieti e studente di Scienze Motorie all’Università di Cassino – Mi consola il fatto che ero il più giovane tra i partecipanti alla finale e quindi un motivo in più per sorridere. Il piazzamento non è stato all’altezza delle aspettative della vigilia”.

L’azzurro, che si allena al Centro Coni Bruno Zauli sotto le cure dell’ucraino Serhiy Derkach (coach delle prove multiple della Fidal), nelle batterie di qualificazione aveva centrato il 6° tempo con 14”58.

“Gli Universitari erano un obiettivo rilevante – conclude Poccia – per cercare di ottenere il minimo di 14”10 e staccare il pass per gli Europei under 23 a Tallin in Estonia. Manca ancora qualcosa, ma stiamo lavorando intensamente per arrivare a quel livello”.