Gaeta / “Una vita per l’arte”, il premio di questa edizione a Linde e François Burkhardt

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GAETA – Dal 2004 la città di Gaeta in collaborazione con l’Associazione Culturale Novecento, ha istituito il Premio “Una Vita per L’arte”, con lo scopo di premiare ogni anno un personaggio che ha dedicato la sua vita all’arte, distinguendosi per i risultati ottenuti, il rigore della ricerca, il contributo nella divulgazione dell’Arte e la statura morale. Per questa XVIII edizione è stata individuata una coppia prestigiosa: Linde e Francois Burkhardt, tedesca la prima, svizzero il secondo, moglie e marito. I due, con una intesa eccezionale difficilmente riscontrabile, hanno operato nel campo dell’architettura e del design in varie località europee, come artisti e docenti. La premiazione si terrà venerdì 17 giugno alle ore 11.00 presso il Comune di Gaeta (Lt).

Linde Burkhardt, artista e designer, è nata a Singen a.H. (Germania) nel 1937. Dopo una formazione iniziale come pedagoga, inizia a studiare arte presso la Scuola di Arti Applicate di Zurigo, proseguendo poi alla Hochschule der bildenden Künste di Berlino per concludere la sua formazione artistica alla Hoschule der Künste di Amburgo. Negli stessi anni frequenta gli atelier di alcuni pittori aderenti alla pop-art: Peter Philip, Joe Tilson, del pittore costruttivista Almir Mavigniere e i corsi di Max Bense, Max Bill e Bazon Brock. Conclude i propri studi come borsista di Storia dell’arte presso il Warburg Institute di Londra.

Tra il 1962 e 1972 partecipa a mostre personali e collettive. Individuato come tema portante di ricerca dell’arte nel contesto sociale, si dedica in seguito alla pratica artistica al servizio della collettività nel ambiente urbano. L’ impulso a indagare in presa diretta le pratiche di appropriazione dello spazio urbano come luogo di espressione artistica la spinge a fondare nel 1968, con il marito e architetto François Burkhardt, il gruppo Urbanes Design, con il quale progetta piazze, aeree di gioco e strutture integrate nell’architettura.

Nel 1972 realizza, su incarico si Harald Szeemann, la sezione “Gioco e realtà” per la Documenta 5 di Kassel. Nel 1982 progetta e realizza, su incarico del Senato di Berlino, la mostra “Ene, meme, muh… und wie wohnst Du?“. Cura anche il simposio relativo alla mostra nell’occasione dell’Anno del Bambino. Pubblica in questa occasione per Emme Edizioni il libro “Abitare con i bambini”, risultato di un lavoro sperimentale sulla percezione dei bambini delle diverse forme di spazio domestico. Dal 1975 al 1984 è collaboratrice culturale di radio RIAS Berlin.

Dal 1977 al 2002 è docente presso L’ Università di Bielefeld, in Germania, dove tiene un corso propedeutico al design e seminari. In questa occasione mette a frutto la sua multiforme esperienza professionale e artistica, nei campi della pedagogia, della cultura generale, dell’arte e della land art, dell’architettura, dell’artigianato e del design.

Incoraggiata da Ettore Sottsass, Linde Burkhardt inizia negli anni Novanta la carriera di designer di prodotto, ideando, a partire del 1985, tappeti per Toulemonde- Bochart e proseguendo, negli anni Novanta, con ceramiche e tappeti per Driade, oggetti in ceramica e acciaio per Alessi, moquette per Vorwerk, piastrelle in ceramica per Fornace della Cava, oggetti Quotidiani in ceramica per il Consorzio Ceramisti di Cava De Tirreni.

Opere di Linde Burkhardt si trovano seguenti collezioni: Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, Museo della Ceramica di Nove, Museo Alessi di Crusinallo, MUDE di Lisbona, Musée Mandet di Riom, Kunstgewerbe Museum di Dresda, Neue Sammlung di Monaco di Baviera, Museo della Ceramica Contemporanea Mediterranea di Cava De Tirreni.

François Burkhardt, teorico, storico e critico dell’architettura e del design, è nato nel 1936 a Winterthur (Svizzera) e ha studiato Architettura presso l’EPF di Losanna e la Hochschule der bildenden Künste di Amburgo. Ha fondato con Linde Burkhardt il gruppo Urbanes Design, attivo fra il 1968 e 1984, prima a Amburgo, in seguito a Berlino. Nel corso di quarant’anni di carriera ha insegnato presso la facoltà di Architettura dell’Università di Lione, la Hochschule für Angewandte Kunst di Vienna, la Hochschule für bildende Künste Saar di Saarbrücken, l’ISIA di Firenze e presso la facoltà di Filosofia (Storia dell’Arte) dell’Università di Siena.

È stato direttore di alcune importanti istituzioni culturali europee tra cui la Kunsthaus di Amburgo, l’IDZ (Internationales Design Zentrum) di Berlino, e il CCI (Centre de Crétion Industrielle ), dipartimento del Centre Georges Pompidou di Parigi; è stato inoltre presidente del Design Labor di Bremerhaven, in Germania. Oltre a un’intensa attività di pubblicista e autore di saggi nel campo dell’arte contemporanea, dell’architettura, del design e delle arti applicate. Ha diretto riviste di cultura generale, architettura e design come “Traverses“, “Domus“, “Crossing“ e “Rassegna“.

Autore, curatore, allestitore e responsabile di numerose mostre (sezione Utopie alla Documenta 5 a Kassel, Mode das innzenierte Leben, Ettore Sottsass jn: opera e vita, Joze Pecnik, l’aventure Le Corbusier, les années 50, les Immatériaux, Art et Publicité , les capitales européennes du Nouveau Design ) e congressi nel campo dell’ architettura, dell’arte e del design in Austria, Belgio, Finlandia, Germania, Giappone, Italia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti.

Ha ricoperto il ruolo di consulente e art director per varie imprese e istituzioni culturali in Austria, Francia, Italia e Germania; è stato inoltre responsabile delle riedizioni dei pezzi storici di Gebrüder Thonet Vienna. Autore di “70 angels on the façade“, regia di Robert Wilson e iniziatore del film documentario “Aufzeichnungen zu Kleidern und Städten“ di Wim Wenders su Yoshi Yamamoto.

È membro onorario del Bauhaus-Archiv di Berlino, del Deutsche Werkbund di Berlino e della Freie Akademie der Künste di Mannheim. Per le ricerche e le operazioni culturali svolte ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la Medaglia d’ oro al merito della Repubblica d’Austria, la medaglia d’ Argento della città di Vienna, la medaglia d’ oro della Repubblica di Slovenia, la Medaglia Plecnik della città di Lubiana e il Compasso d’ Oro ADI alla carriera internazionale.