Priverno / “Cassa edile e della scuola edile”, festeggiamenti per il 60° anniversario

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Lo stato di salute dell’edilizia in provincia di Latina e le sue prospettive future sono stati al centro di una festa di un duplice e prestigioso compleanno, quello riguardante i primi 60 anni di attività della Cassa edile e della scuola edile (Esel Cpt) per le quali si sono prodigati nel corso di questi sei decenni l’Ance Latina, la Feneal Uil Latina, la Filca Cisl Latina e la Fillea Cgil Frosinone-Latina. Era particolarmente gremita l’antica infermeria di Fossanova, a Priverno, dove gli organizzatori hanno promosso diversi e significativi momenti di riflessione.

Il primo ha avuto come tema “Verso la Casa degli Edili. Presidio di legalità, welfare, formazione, innovazione e sicurezza“  introdotto dai saluti del Prefetto di Latina Maurizio Falco che, sottolineando come “lo sviluppo e sicurezza siano le due facce della stessa medaglia”, ha ribadito la necessità del sistema Italia di favorire “i progetti di rilancio, opportunità di partenza che nessuno deve bloccare. Per questo motivo la legalità deve rimare il faro da seguire, con pubblico e privato capaci di andare avanti insieme. I lavori sono entrati nel vivo con l’intervento di Riccardo Cerilli che, in qualità di presidente della Cassa Edile della provincia di Latina, ha spiegato l’attività del suo organismo: non solo attività di monitoraggio dei cantieri pubblici e privati aperti nel territorio pontino, ma anche il perseguimento degli obiettivi di legalità e trasparenza tra gli stessi operatori, del contrasto al lavoro nero e sommerso e del superamento del dumping contrattuale.

Di alcuni risultati centrati dalla Cassa edile ha fatto cenno Marco Marinelli, Vicepresidente Vicario delle relazioni industriali dell’Ance (associazione nazionali costruttori) di Latina. Alcuni in particolare: il “badge di cantiere” – utile a riconoscere al lavoratore tutte le ore di lavoro svolto –, una premialità per le aziende virtuose secondo alcuni specifici criteri e, ancora, un “Ufficio per la Legalità“. A formare gli operatori impegnati nell’edilizia è da 60 anni la scuole edile. La sua attuale presidente è Georgia Pinna, orgogliosa di alcuni numeri evidenziati nel suo intervento: 250 corsi erogati a favore di circa 3000 lavoratori con un innegabile risparmio per le imprese di circa 500mila euro ma diverse iniziative messe in campo a favore della sicurezza e della prevenzione degli incidenti. “I 60 anni della bilateralità edile provinciale” , inoltre, è stato il tema di una prima tavola rotonda che, moderata dal direttore del quotidiano Latina Oggi Alessandro Panigutti, ha visto seguire le relazioni del presidente di Ance Latina Pierantonio Palluzzi, del Segretario Generale della Feneal Uil di Latina Salvatore Pastore, del Segretario Generale della Fila Cisl di Latina Paolo Masciarelli e del Segretario Generale della Fillea Cgil di Frosinone e Latina Alessio Faustini.

“Bilateralità si racchiude in tre parole: tutela, assistenza e prestazioni – ha osservato proprio Faustini – La Cassa Edile nasce per sopperire ad alcune problematiche del settore e oggi le innovazioni sono diverse: il sistema bilaterale, recentemente elogiato anche dal Ministro del lavoro, va preso ad esempio; in futuro potrebbe essere esportato anche in altri settori”. Ecco la ricetta del presidente Palluzzi: “Bilateralità per le imprese significa iniziare un percorso comune, insieme alle parti sociali, che rappresenti il nostro settore come un luogo dove vige la sicurezza delle regole. Bisogna essere innovatori e visionari, ma con lungimiranza”.

Il riuscito e partecipato happenig di Fossanova è terminato, infine, con lo svolgimento di un secondo momento di confronto moderato dal collega de “Il Giornale” Stefano Zurlo. Ha avuto per tema “Quali prospettive per il futuro dell’edilizia”  ed è stato arricchito dagli interventi del Presidente nazionale di Ance Gabriele Buia, del Segretario Nazionale della Feneal Uil Francesco Sannino, del segretario Generale della Filca Cisl Enzo Pelle e del segretario Nazionale della Fillea Cgil Antonio Di Franco. Questa tavola rotonda non poteva non essere una ghiotta occasione per tracciare un bilancio su due temi di strettissima attualità quali sono il Pnrr ed il Super bonus grazie al quale l’edilizia, soprattutto quella privata, ha avuto la possibilità di rilanciarsi dopo l’emergenza pandemica. Il settore – secondo il presidente nazionale dei costruttori italiani Gabriele Buiua – non può adagiarsi sugli allori: “Sul piano nazionale di ripresa e resilienza – ha esordito – il mondo dell’impresa è chiamato ad uno sforzo titanico dal momento che questi fondi saranno decisivi per la ripresa. Serve riprogrammare il sistema paese utilizzando le risorse per far partire quelle opere che aspettano di decollare, coprendole finanziariamente e mettendole finalmente a terra. Sostengo un’edilizia nuova che va verso l’efficientamento energetico, la sostenibilità e la modernizzazione del nostro sistema. Per questo bisogna lavorare su più fronti, dando qualità alle imprese e migliorando sotto diversi punti di vista”.

Il segretario nazionale della Feneal Uil Francesco Sannino si è fatta portavoce, in particolar modo, delle istanze del mondo edile: “Le risposte devono essere immediate, sui diversi ambiti territoriali C’è la necessità di far sedere intorno ad un tavolo tutte le parti sociali, da quelle sindacali a quelle imprenditoriali”. Le conclusioni sono state tratte da Antonio Di Franco, segretario nazionale della Fillea Cgil: “Il 110% nasce da un percorso ben preciso. Abbiamo bisogno di ristrutturare le nostre imprese e garantire la continuità, rivedendo i termini e, allo stesso tempo, rimanendo focalizzati sul tema della sicurezza. Il bonus deve diventare infatti un elemento strutturale, facendo comprendere alle imprese che si può investire su un periodo più lungo, rimettendo al centro del Paese l’edilizia e la manutenzione”.