Spigno Saturnia / Vaccino anti Covid19 al figlio minore, a decidere sarà il Tribunale di Cassino

Cronaca Formia Spigno Saturnia

SPIGNO SATURNIA-  Se un bambino di sette anni residente a Spigno Saturnia ma frequentante la scuola elementare di Trivio a Formia dovrà fare o meno il vaccino anti Covid dovrà deciderlo il prossimo 12 maggio un magistrato del Tribunale di Cassino. La situazione, delicata, scaturisce da palese conflittualità che non hanno saputo e voluto affrontare e risolveree i genitori del piccolo: il papà di 28 anni di Formia e la madre di 24 di Spigno Saturnia. I due non sono mai stati sposati ma da una loro precedente relazione sentimentale è nato il bambino, la cui profilassi anti Covid sarà decisa la prossima settimana dal giudice Virgilio Notari.

La donna, assistita dall’avvocato Francesco Riccardi, è favore alla somministrazione del vaccino al figlio, il papà, che ribadisce di non essere un novax e tantomeno negazionista, la pensa diversamente. Le sue perplessità medico-scientifiche al ricorso del legale della mamma le ha sintetizzate in una memoria il legale dell’uomo, l’avvocato Luca Cupolino: hanno chiesto ed ottenuto che a pronunciarsi sulla somministrazione o meno del vaccino ad un bambino di 7 anni sia a questo punto un organo terzo, un magistrato togato in servizio presso il Tribunale di Cassino. C’è sempre un prima volta.

Per l’avvocato Cupolino è “falso che i vaccini per il Covid 19 abbiano superato tutte le fasi di sperimentazione. Ne è conferma che l’indicazione sui bugiardini dei vaccini, dell’aumento del rischio di contrarre, a seguito ed a causa della somministrazione del vaccino, miocardite e pericardite, soprattutto nei soggetti maschi più giovani”, è stata inserita solo in tempi recenti, nonostante fossero già avvenuti, anche in Italia, numerosi casi (saliti alla ribalta della cronaca e che costituiscono fatti notori di comune esperienza) dell’insorgenza di tali patologie – di cui molti, purtroppo, con esito mortale. Ne è ulteriore conferma quanto riportato sul bugiardino dei vaccini, ad esempio quello della azienda Pfizer, nel quale è indicato che vi sono effetti collaterali la cui frequenza non è nota perché “i dati non sono disponibili” proprio a causa del mancato perfezionamento della Fase IV di sperimentazione.

Per l’avvocato Cupolino, poi, “è falso che esista un unico vaccino astrattamente somministrabile ai minori, essendo ad oggi disponibili sul mercato due diversi vaccini. Falso è che la somministrazione dei vaccini Covid 19 ai soggetti compresi nella fascia di età 6 – 11 anni sia priva di rischi. Le stesse aziende farmaceutiche produttrici, nei propri bugiardini/foglio illustrativo, riportano sia la percentuale di reazioni (dalle meno gravi alle più gravi), specificando che gli effetti indesiderati gravi avvengono un caso su 10.000 (convertito, in percentuale,0,01%) ma hanno anche specificato, proprio perché non è stata avviata né conclusa la fase IV della sperimentazione, che si sono registrate gravi reazioni e gravi effetti indesiderati con “frequenza non nota” e che, altresì, dopo la somministrazione del vaccino “è presente un aumento del rischio di miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) e di pericardite (infiammazione del rivestimento esterno del cuore)…più spesso dopo la seconda dose di vaccino e nei maschi più giovani”.