Formia / Da avvocato a suora: la storia di Federica Casaburi, il racconto dell’avvocato Vincenzo Macari

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FORMIA –Ha deciso di diventare suora nelle fasi che precedettero l’esame di abilitazione professionale per diventare avvocato. Che avesse un piglio giuridico l’aveva chiarito non solo conseguendo la laurea in giurisprudenza ma anche un master in diritto minorile tant’è che, in qualità di volontaria presso la sezione femminile del carcere romano di Rebibbia, viene tuttora interpellata quando si tratta di decidere l’affidamento, anche temporaneo, dei figli delle recluse.

Quella di domenica prossima, alle 11.30, sarà una giornata speciale che vivranno due comunità del sud-pontino. Presso la chiesa di Santa Maria in piazza a Fondi Federica Casaburi, di 41 anni di Formia, prenderà i voti perpetui e dunque diventerà, nel corso di un rito officiato dall’Arcivescovo di Gaeta Monsignor Luigi Vari, una suora domenicana della congregazione romana di San Domenico. Cresciuta nella parrocchia dei Santi Lorenzo e Giovanni Battista concretizzerà definitivamente una vocazione per la quale aveva lasciato, dopo cinque di praticantato e alla vigilia dell’esame di Stato, lo studio dell’avvocato Vincenzo Macari. “Aveva capito che la sua vita sarebbe dovuta essere un’altra – dice il legale – La stessa passione per il canto sacro le era diventato una limitazione”.

Una grande qualità che molti attribuiscono a Suor Federica è la sua generosità, il suo impegno nelle cose che faceva. Molti l’avevano cominciata ad apprezzare nelle aule dei Tribunale di Cassino e Latina ma anche nelle principali chiese del sud pontino dove la sua inimitabile voce era la colonna sonora delle celebrazioni più importanti, a cominciare dai matrimoni.

Entrata nel 2013 entra nel postulandato delle suore domenicane , la futura suora Federica nel 2016 ha emesso i voti temporanei. La sua formazione religiosa l’ha compiuta in provincia di Arezzo e a Fondi e a Poitiers, in Francia, mettendosi al servizio delle diverse chiese locali e in ascolto dei bisogni territoriali, nella pastorale liturgica, vocazionale, universitaria, dei migranti; nelle comunicazioni, nel volontariato aconfessionale. Il suo ordine, dopo domenica, ha fornito alla mancato avvocato di Formia altre due rassicurazioni: potrà continuare a fare la volontaria nel carcere femminile di Rebibbia e conseguire il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino.