Formia / Castellone: api, leoni, rifiuti e viabilità – fatti e misfatti del centro storico collinare

Attualità Formia

FORMIA – Dalle api ai leoni. Se la settimana scorsa uno sciame dei preziosi insetti aveva scelto di albergare sul grande albero che dona ombra alle panchine di piazza Sant’Erasmo, nel quartiere di Castellone, a Formia, a tornare a campeggiare sulle bocche della fontana che persiste nella medesima piazza sono due “leoni”.

Nei giorni scorsi gli imenotteri sono stati portati via grazie all’intervento di un apicoltore locale, mentre oggi i leoni sono arrivati grazie all’iniziativa di restituire alla fontana i due ornamenti, scomparsi negli ultimi anni, curata dal consigliere comunale Antonio Capraro.

Così l’acqua che sgorga incessantemente nella vasca in pietra che introduce lungo via della Torre adesso passa di nuovo attraverso due bocche di leone somiglianti a quelle che da sempre ci sono state. “Ho voluto fortemente ripristinare i leoni” – ha commentato Capraro a margine dell’iniziativa.

Un piccolo gesto accolto da un grande entusiasmo tra gli abitanti del suggestivo quartiere storico collinare della città, che ha certamente bisogno di queste iniezioni di cura, ma sul quale è bene continuare a tenere alta l’attenzione soprattutto in merito a due grossi problemi, che per riflesso impattano proprio sull’aspetto del decoro, funestandolo.

Da un lato vicoli e vicoletti del bellissimo scorcio cittadino sono sporcati dall’abbandono quotidiano di rifiuti in strada da parte di cittadini che evidentemente non amano abbastanza il loro rione e scelgono di insozzarlo lasciando buste accanto ad alberi, panchine o negli angoli più bui, se non addirittura accanto agli ingressi delle abitazioni altrui; dall’altro, certamente un aspetto tutt’altro che trascurabile, è la viabilità spesso compromessa dalla sosta selvaggia, a sua volta legata alla cronica carenza di parcheggio in una zona dove la densità abitativa e la presenza di attività commerciali richiederebbero un’altra disponibilità. Problema, quest’ultimo, che con l’avvicinarsi della stagione estiva vivrà anche una fisiologica acutizzazione.