Ventotene / Dimissioni e scioglimento del Consiglio comunale, i motivi e la reazione dell’ex-Sindaco

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VENTOTENE – Si conoscerà entro alcuni giorni il nome del commissario Prefettizio che per la seconda volta dovrà traghettare il comune di Ventotene alle elezioni amministrative della prossima primavera. E’ l’assicurazione fornita dagli uffici della Prefettura di Latina dopo la decisione, messa a punto al termine di alcune trattative durate un paio di giorni, di sei consiglieri di staccare la spina alla prima amministrazione guidata dal notaio Gerardo Santomauro. I tre consiglieri d’opposizione della lista “Ventotene Vive”, Raffaele Sanzo, Pietro Pennacchio e Andrea Biondo, questo gesto l’hanno formalizzato dimettendosi dall’incarico.

Hanno fatto altrettanto tre esponenti che sono stati eletti alle amministrative del 2017 nella lista di maggioranza di “Buona onda”, l’ex vice sindaco e assessore al demanio Modesto Sportiello e i consiglieri Silvestro Verde e, per ultimo, Umberto Matrone. E’ stata soprattutto la decisione di quest’ultimo – firmatario di un’autonoma e contestuale lettera di dimissioni – a concretizzare l’inizio della procedura per lo scioglimento del consiglio comunale della seconda isola pontina con la contestuale decadenza del sindaco Santomauro. L’ormai ex primo cittadino non ha probabilmente fatto bene i conti con quanto è avvenuto a Ventotene nell’ultimo fine settimana, un’isola protagonista del miliardario progetto di riconversione e recupero dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano ma anche al centro di numerose e delicate inchieste penali della Procura della Repubblica di Cassino per quanto riguarda il suo bene più appetibile: il demanio marittimo.

Santomauro lunedì ha deciso di partire da Ventotene per raggiungere Benevento dove vive e lavora da anni. Non avrebbe mai immaginato che uno suo ex fedele consigliere, Umberto Martone, da tempo inseguito per permettere lo svolgimento del consiglio comunale, mettesse per iscritto una serie di censure che rappresentano molto di più di un atto d’accusa sull’operato del sindaco. E Matrone nella sua solitaria lettera di dimissioni dall’incarico di consigliere comunale rimarca “un’assenza totale di confronti all’interno della maggioranza e nel consiglio comunale. Ventotene per centrare gli obiettivi elaborati in questi anni e per quelli che si intravvedono con i fondi del Pnrr dedicato alle isole verdi non solo necessita di un clima politico sereno, collaborativo e coinvolgenrte. Al contrario – ha aggiunto Matrone attaccando frontalmente e personalmente Santomauro – abbiamo assistito a decisioni confuse e solitarie del sindaco. Un esempio? La collaborazione con l’Enea sui Fondi Pnrr ma senza le dovute chiarezza e distinzione dei compiti . Anche in questo caso è prevalsa la confusione che ha minati e mina la credibilità dell’amministrazione stessa . Non si può governare un comune quando gli uni non sanno quello che fanno gli altri, non doveva essere questo il punto di arrivo”

Il comune di Ventotene dalla Regione nel corso di questi anni ha ottenuto una “pioggia” di finanziamenti “ma non è stato in grado di avviare alcuna opera pubblica di rilievo. Tutto ciò è stato frutto di scelte errate sul personale da parte dell’ufficio tecnico”.
Matrone una proposta ce l’ha, quella di fare “tutti un passo indietro per consentire una ripresa del dialogo perché è l’unica condizione possibile – aggiunge concludendo il consigliere Matrone – per affrontare la sfida di una crescita occupazionale ed economica sostenibile, del contrasto allo spopolamento, della formazione scolastica, della cura e tutela della salute”

I consiglieri Raffaele Sanzo, Pietro Pennacchio, Andrea Biondo, Modesto Sportiello e Silvestro Verde le ragioni delle loro dimissioni dall’incarico le hanno sintetizzato in altro documento in cui- il destinatario non l’ex sindaco ma l’intero consiglio comunale isolano – elencano una serie di obiettivi falliti della Giunta Santomauro, dai Lavori Pubblici alla gestione del territorio per passare alla gestione del consiglio comunale. Anche qui i tentativi di pacificazione tra le forze politiche e civiche sarebbero stati “affossati dal sindaco Santomauro che non ha mai ritenuto di adire ad alcun percorso di pacificazione dell’isola ritenendo irrilevante il problema”.

I consiglieri Sanzo, Pennacchio,Biondo, Sportiello e Verde arrivano a definire debole l’azione amministrativa sinora messa in campo ed un esempio è rappresentato dalle risorse in arrivo dalla Regione Lazio e i protocolli condivisi che “sono più il frutto di relazioni personali di singoli consiglieri piuttosto che il frutto di una sinergica azione politica condivisa”. La situazione in cui versa, poi, la seconda isola pontina non è delle migliori: “Si percepiscono umori di disagio e di diffusa insoddisfazione, sentimenti certamente non attenuati dall’assenza del sindaco che, pur animato di buona volontà, è pur sempre residente a grande distanza dai propri concittadini e svolge la sua lodevole, autorevole ma impegnatività attività professionale in un’altra città, in un’altra regione”.

Le scadenze del Pnrr richiedono un’offerta politico-amministrativa più “credibile” e, in questa prospettiva, i consiglieri Sanzo, Pennacchio,Biondo, Sportiello e Verde si propongono di avviare una nuova prospettiva di pace sociale, collante cruciale per la ricostruzione di una rinnovata comunità isolana alla quale ciascuno potrà decidere di aderire in vista della crescita sociale, culturale ed economica della società ventotenese”

L’ex sindaco Santomauro soltanto nel tardo pomeriggio di martedì ha deciso di replicare ai consiglieri dimissionari con un lungo post pubblicato sulla pagina facebook del comune di Ventotene.

“Ho tanti sentimenti contrastanti dentro di me in questo momento. Ciò che mi sento dire è sicuramente Grazie a tutti coloro che mi sono stati vicini in questi anni, in particolare alla mia Gente, che mi ha dato l’opportunità di poter servire il mio paese, ed alla mia famiglia a cui ho dovuto togliere tempo ed attenzione per assolvere al mio incarico – ha esordito l’ex sindaco – Ho dato all’isola di Ventotene tutto me stesso, cercando di tenere sempre alto il suo nome e di farlo essere quel posto all’altezza della fama che ci hanno regalato figure autorevoli come Spinelli, Rossi e Colorni, e, da ultimo, anche David Sassoli. Ho dunque ripagato con il massimo impegno e lealtà la fiducia che mi era stata accordata. Ringrazio l’Onorevole Silvia Costa, Commissario Straordinario del Governo per il progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere borbonico dell’Isola di Santo Stefano, per il grandissimo lavoro che sta svolgendo, ed anche tutte le Istituzioni con le quali ho sempre avuto massima collaborazione, in primo luogo il Prefetto, così come tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio. Ho un solo rammarico: in questa fase finale l’amministrazione comunale avrebbe dovuto prendere scelte importanti nell’interesse dell’isola. Chi ha posto fine a questa esperienza, lo ha fatto anteponendo i propri interessi personali a quelli della collettività e di Ventotene. Perché non va dimenticato che entro il prossimo 15 aprile bisognerà presentare i progetti per il Pnrr. Il commissario prefettizio che verrà nominato avrà abbastanza tempo per assolvere a questo compito?– si interroga Santomauro – E’ una domanda che, quanti hanno compiuto oggi questo gesto, evidentemente non si sono posti. Insomma, a causa di una scelta irresponsabile stiamo correndo il rischio di perdere risorse importanti per l’isola. Non è questo il modo in cui intendo la politica. La politica si fa mettendo in secondo piano i propri interessi personali e facendo avanzare quelli della collettività, il bene comune, che è stato sempre il faro della mia azione e che continuerà ad esserlo.

Perché io sono qui, io resto qui, io ho intenzione di chiamare a raccolta tutte quelle persone di buona volontà che vorranno continuare il cammino cominciato assieme. A quanti oggi mi ascoltano, dico solo una cosa: non perdete la speranza, non mollate, ci organizzeremo e troveremo il modo, alle prossime elezioni, di far valere il nostro punto di vista. Andiamo avanti con la serenità e con la fiducia di chi ha dato tutto quello che poteva dare, convinti di poter lavorare ancora per la nostra Gente e per la nostra bellissima isola”.

L’ex sindaco, insomma, ha deciso – come da noi preannunciato – di ricandidarsi alle elezioni amministrative già programmate per la prossima primavera. Potrebbe avere come sfidante un nome pesantissimo della finanza italiana che di Ventotene è un illustre rappresentante. Si tratta dell’avvocato Giandomenico Manzo che, dopo essere stato a lungo segretario e dirigente dell’Arera (l’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente), dal marzo 2020 è a capo della cassaforte della stessa Authority che si occupa di monitorare la gestione delle società idriche ed elettriche in Italia. Si chiama “Csea”, l’acronimo di Centro per i servizi energetici ed ambientali. L’avvocato Manzo è il destinario di un’infinita di richieste per candidarsi a sindaco ma non ha ancora deciso. Lo farà, forse, a metà febbraio con una condizione: avviare una concertazione per realizzare un necessario periodo di pacificazione dopo anni di veleni e di inchieste giudiziarie. Ai diversi livelli.