Latina / Sessanta chili di marijuana rinvenuti dal fiuto di Ron, due 50enni in arresto

Cronaca Latina

LATINA –  I miliari della Stazione Carabinieri di Latina Borgo Podgora, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, a seguito di indagini svolte sotto la direzione del Pubblico Ministero D.ssa Giorgia Orlando, nel corso dello scorso fine settimana hanno arrestato in flagranza di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente due 50enni locali, trovati in possesso, complessivamente, di 60 kg di marijuana.

I militari hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione di uno dei due uomini sul quale si erano concentrati i sospetti maturati nel corso delle indagini, senza purtroppo trovare nulla; è stato il fiuto di Ron ha permettere di ritrovare – in un locale esterno all’abitazione, comunque in uso all’uomo –  un deposito di marijuana in essiccazione. E’ stato qui che gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto 60 chili circa di marijuana stipati in alcuni contenitori.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti per la maggior parte del quantitativo vi era una giusta autorizzazione legata ad una impresa agricola di coltivazione di canapa, ma per circa cinque chili non c’era la medesima autorizzazione, motivo per cui i Carabinieri hanno provveduto subito ad accompagnare l’uomo in caserma, mentre hanno effettuato i controlli sulla restante sostanza, atteso il sopraggiungere del titolare dell’azienda e proprietario della sostanza.

Immediatamente sono stati rilevati tassi ben oltre il consentito di THC all’interno, motivo per cui i Carabinieri hanno subito ipotizzato che quelle piante non fossero destinate all’industria tessile o alla macina, bensì al mercato di sostanza stupefacente.

Pertanto i carabinieri hanno provveduto ad accompagnare in caserma anche il 50enne imprenditore locale, ponendo sotto sequestro tutto lo stupefacente rinvenuto, in attesa di effettuare ulteriori analisi dello stesso. Al termine di ciò i due sono stati dichiarati in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, questa A.G. ha disposto il trasferimento presso le rispettive abitazioni agli arresti domiciliari.