Formia / Appalto Palamendola, il Segretario comunale Alessandro Izzi chiede chiarimenti

Attualità Cronaca

FORMIA – Scattate le indagini penali con le due denunce presentate ai Carabinieri da parte della dirigente della Polizia Locale Rosanna Picano e del legale rappresentante della società esclusa, la “Nuovi Orizzonti”, Francesco Termale, la futura gestione del palazzetto dello sport di Formia, il Palamendola, è l’argomento di un'”urgente e necessaria verifica amministrativa” da parte del comune. L’ha annunciato il segretario generale dell’ente, l’avvocato Alessandro Izzi che, nella veste di responsabile della trasparenza degli atti e soprattutto dell’anticorruzione, ha chiesto i dovuti chiarimenti alla dirigente che si sta occupando di questo appalto da oltre un anno. La dottoressa Picano, responsabile anche del settore Sport, dovrà sintetizzarli in una relazione che “faccia chiarezza – ha annunciato il segretario Izzi – sull’iter procedurale della gara” per i prossimi sei anni, dal suo avvio alla fase attuale passando per le integrazioni chieste dall’Anac, l’Autorità nazionale anti corruzione. 

I Carabinieri della Compagnia di Formia hanno chiesto già alla Procura di Cassino di ottenere una delega per indagare su quanto verificato presso l’ufficio Sport del comune, soprattutto nelle sedute del 30 luglio e quella conclusiva del 12 agosto. In questa data la commissione di gara comunicava che qualcuno, in maniera illegale e fraudolenta, aveva sostituito nel frattempo un allegato presentato da “Nuovi Orizzonti” nella seduta precedente della gara, del 30 luglio, nell’ambito della sua balbettante relazione tecnica. Un fatto gravissimo per il quale il responsabile dell’anticorruzione del Comune vuole vederci ora chiaro in attesa di conoscere gli eventuali provvedimenti che intenderà assumere l’autorità giudiziaria alla quale sono stati ipotizzati due reati: turbata libertà degli incanti e manomissione di atti d’ufficio.

Un fatto è certo. Sono state la stessa dottoressa Picano e la commissione di gara che, nella fase di valutazione dell’offerta economica presentate da “Nuovi Orizzonti” e dalla seconda società partecipante, il Formia Basketball (militante nel campionato di serie B di pallacanestro), avevano evidenziato che un allegato della “Nuovi Orizzonti” – ritenuto non corretto – era stato sostituito con un nuovo di zecca e naturalmente senza errori. Di certo la dirigente Picano e i commissari di gara sono stati i primi, già il 12 agosto, a rivolgersi ai Carabinieri dopo aver informato il segretario Izzi che, a sua volta, relazionava quanto accaduto al commissario Prefettizio del Comune Silvana Tizzano. Alla querela della dottoressa Picano e, alcuni giorni dopo, del presidente Termale si è aggiunta ora una verifica interna del segretario generale del comune Izzi. 

Per l’associazione che gestisce l’impianto dal 2007 – quando la struttura era di proprietà della Provincia prima che passasse nel patrimonio del comune di Formia con la riforma Del Rio sulle Province – la sostituzione della documentazione contenente nella sua proposta ha gravemente condizionato lo svolgimento della gara che il comune poi a Formia ha assegnato in via definitiva, grazie alla migliore offerta economica presentata, alla seconda partecipante, il Formia basketball. Nei chiarimenti invocati dall’avvocato Izzi naturalmente sarà fatta luce anche sulla gestione e sulla custodia degli atti di gara da parte dei dirigenti comunali, un “buco nero” evidenziato dal presidente Termale nella sua denuncia querela contro ignoti. 

Una falla c’è stata ed il segretario chiederà di capire come i vari settori provvedano alla custodia di atti sensibili. Non tutti hanno una cassaforte blindata e, in mancanza, conservano i documenti di qualsiasi gara, piccola o grande che sia, importante o meno importante, in tradizionali armadi o sulle scrivane in cui è previsto l’accesso del pubblico. Izzi ammette che a tal riguardo che un regolamento non esiste rammaricandosene. E’ stato gravissimo che un allegato sia stato sfilato da un vecchio armadio di alluminio. Nessuno vuole immaginare che sia stato qualche dipendente infedele ma la verifica di Izzi intende anche scongiurare questa possibilità …naturalmente sul piano amministrato. Di sicuro questo è un appalto maledetto: lo scorso febbraio l’Anac aveva chiesto di modificare il capitolato. Prevedeva l’assegnazione di punteggi definiti discriminatori ed uno scarso utilizzo del Palamanendola da parte delle scuole della città.

Il segretario Izzi un risultato positivo riesce, nonostante tutto, a trovarlo e a sottolinearlo: “Rilevo positivamente che la dottoressa Picano e i componenti della commissione di gara si siano rivolti tempestivamente ai Carabinieri e, ancorprima, nel loro verbale hanno evidenziato le anomalie procedurali che sono balzate subito agli occhi per la gestione futura di un’importante struttura pubblica”.