Latina / Concorso Asl, fissati gli interrogatori di garanzia per Moscardelli e Rainone

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LATINA – Si svolgeranno giovedì 8 luglio davanti il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario gli attesi interrogatori di garanzia di cui saranno protagonisti, nell’ambito del secondo filone della ‘concorsopoli’ dell’Asl pontina, l’ormai ex segretario provinciale del Partito Democratico Claudio Moscardelli e l’ex responsabile dell’ufficio reclutamento dell’Asl Claudio Rainone.

Per la prima volta i due indagati potranno replicare alle accuse mosse nei loro confronti dal sostituto procuratore Valerio De Luca al punto da chiedere gli arresti domiciliari con le gravi ipotesi accusatorie di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio. Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Renato Archidiacono e Leone Zeppieri, stanno esaminando gli atti a loro disposizione e soprattutto le 96 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Cario.

“E’ presto anticipare qualsiasi nostra strategia” hanno commentato gli avvocati Archidiacono e Zeppieri in ordine alla possibilità che i rispettivi assistiti decidano di rispondere alle domande del Gip o eventualmente di avvalersi della facoltà di non rispondere. Secondo Cario i due avrebbe dato vita ad un patto corruttivo” in base al quale Rainone si era impegnato a fornire a due candidati vicinissimi al segretario pontino del Pd le domande a cui avrebbero dovuto rispondere nella prova orale del concorso per l’assegnazione di 23 posti di collaboratore amministrativo a disposizione delle Asl di Latina, Frosinone, Viterbo e Roma 3. In cambio Moscardelli si sarebbe impegnato alla Regione Lazio perché l’Asl conferisse a Rainone, che peraltro nemmeno conosceva i due candidati vicini a Moscardelli da favorire, l’incarico di direttore ammi-nistrativo della stessa azienda sanitaria pontina.

Rainone si trova ai domiciliari dal 21 maggio quando fu arrestato insieme a Mario Graziano Esposito per aver svolto rispettivamente l’incarico di presidente e di segretario verbalizzante, nello svolgimento lo scorso autunno di un altro concorso, quello dei 70 posti dell’Asl con qualifica di assistente amministrativo categoria C. Il Tribunale del Riesame aveva annullato l’ordinanza di custodia ai domiciliari relativamente all”ipotesi di falso ideologico aggravato in atti pubblici confermando invece per il solo Rainone l’accusa della violazione del segreto d’ufficio – i quiz anticipati a cinque partecipanti alle due prove concorsuali) in ordine all’esito del concorso dei 23 posti da collaboratore amministrativo. Sia Rainone che Esposito sono rimasti ai domiciliari perchè il Riesame aveva confermato per il primo la sussistenza di tre capi d’accusa e per il secondo di due, il capo 3 e 4 dell’ordinanza emessa dal Gip Cario su richiesta dal Procuratore aggiunto Carlo La Speranza e dal sostituto procuratore Valerio De Luca.

Gli avvocati Leone Zeppieri, Stefano Mancini e Renato Archidiacono hanno preannunciato un ulteriore ricorso per Cassazione ma devono attendere le motivazioni del dineigo sentenziato dai giudici del Tribunale della Libertà.