Operazione “Anni 2000”, concluse le indagini

Castelforte Cronaca Formia Minturno Santi Cosma e Damiano

SUD PONTINO – Due organizzazioni un tempo facenti parte dello stesso sodalizio criminale che, dopo una clamorosa rottura, si erano specializzate in un vasto giro di estorsioni, detenzione illegale di armi, rapina, danneggiamento e incendio, ma anche nella gestione di un traffico di droga sul territorio meridionale della provincia pontina. A cinque mesi esatti dai 19 clamorosi arresti il sostituto procuratore Corrado Fasanelli della Direzione Distrettuale antimafia di Roma ha concluso le indagini preliminari nei confronti delle 25 persone che il 26 gennaio scorso rimasero coinvolte nell’operazione anti camorra denominata “Anni 2000”.

Sono oltre 60 i capi d’imputazione accertati dai Carabinieri della Compagnia di Formia e della Comando provinciale di Napoli, risultanze investigative poi condivise dalla Dda capitolina. Nello specifico Antonio Antinozzi, il figlio Decoroso, Agostino Di Franco, Antonio Reale, Vincenzo De Martino e Marika Messore, dopo aver abbandonato il clan capeggiato da Ettore Mendico e Orlandino Riccardi, diedero vita sul territorio di Castelforte e Santi Cosma e Damiano ad un’ organizzazione impegnata nel traffico di cocaina e hashish ma anche ad estorcere somme di danaro a commercianti e  imprenditori dei due centri.

Ettore Mendico, Maurizio e Pierluigi Mendico, invece, avrebbero capeggiato la fazione che, con la complicità di Ciro Bonifacio, Eduardo e Francesco Parente, e Fabio Buonamano, avrebbe gestito dal 2015 in poi un remunerativo giro di spaccio di cocaina, hashish e marijuana. Dopo la conclusione delle indagini preliminari il nutrito collegio difensivo potrà presentare memorie a favore degli indagati o chiedere di essere interrogato ma appare inevitabile a questo punto la richiesta di rinvio a giudizio al Gup.