Ventotene / Sequestri e inchieste, chiesto il commissariamento del settore urbanistica del Comune

Politica Ventotene

VENTOTENE – Troppi sequestri eccellenti, troppe inchieste penali, troppi veleni e veti incrociati che meritano il commissariamento del settore urbanistico del comune di Ventotene. La richiesta, clamorosa, è di uno più autorevoli esponenti della locale amministrazione comunale. Modesto Sportiello è stato nel 2017, ad inizio del mandato amministrativo in corso, il “vice” dell’attuale sindaco Gerardo Santomauro. Ora è passato dall’altra parte della barricata e con Pec ufficiale ha chiesto un intervento davvero particolare da parte del Prefetto di Latina Maurizio Falco: la nomina di un commissario ad acta che sovraintenda all’attività dell’Area 6 del comune, in pratica la ripartizione urbanistica.

Modesto Sportiello

L’istanza di Sportiello scaturisce dal recente blitz della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Gaeta presso un cantiere aperto, mai autorizzato, dal fratello del sindaco isolano Gerardo Santomauro probabilmente per potenziare l’albergo di famiglia in località Cala Rossano. Il 16 marzo il responsabile dell’area urbanistica ha emesso l’ordinanza numero 4 con cui ha disposto la sospensione dei lavori per effettuare i dovuti chiarimenti. Anche con l’ordinanza 04/2021 “sono presenti – scrive Sportiello nella lettera al Prefetto Falco – una serie di “errori e omissioni” che difficilmente possono essere ascritti a qualcosa di diverso dalla dolosa volontà di creare un atto amministrativo viziato e quindi facilmente annullabile dal Tar”. Sportiello offre una sua versione sul sopralluogo delle Fiamme Gialle del 2 marzo: “I militari hanno rilevato nei terreni della famiglia Santomauro una discarica abusiva con materiali pericolosi e non e il Capo dell’Area 6 del Comune, che ha partecipato al sopralluogo, ha impiegato ben 13 giorni per fermare i lavori. Colpevolmente non impone la contestuale rimozione e corretto smaltimento dei rifiuti abbandonati, lasciandoli esposti alle intemperie come da lui stesso rilevato. Inoltre lo stesso funzionario, pur avendo effettuato una precisa visura catastale delle aree interessate dagli abusi, inspiegabilmente, non notifica l’ordinanza ai proprietari dei terreni (tutti familiari del Sindaco), come di consueto, ma, irritualmente, soltanto al signor Antonio Santomauro (fratello del Sindaco) in qualità di non meglio qualificato “gestore utilizzatore” dei terreni. Questa irrituale notifica, consentirà, in seguito di annullare l’ordinanza con apposito ricorso giudiziario per vizio di notifica, come già avvenuto in analoga situazione”.

Sportiello aggiunge specificando come la destinazione dei terreni (agricoli) e quanto espressamente sancito dall’articolo 6 comma 2 del Decreto 11/05/1999 che ha istituito la riserva naturale di Ventotene e santo Stefano e quanto previsto dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 numero 42 “sancisce l’assoluta protezione delle zone agricole, ove appunto ricadono i terreni abusati” e esclude che sia stato rilasciato alcun regolare titolo a costruire fabbricati in muratura e in cemento armato”. E poi: l’intervento dei militari della Guardia di Finanza era avvenuto un mese fa, il 2 marzo, ma l’0rdinanza ha come protocollo 16 marzo/2021, “cioè il giorno successivo a quello previsto per la comunicazione periodica in Regione Lazio sugli abusi rilevati sul Territorio Comunale”. La stessa ordinanza non è stata portata a conoscienza del Ministero per i beni culturali e del Territorio, della Direzione Regionale del Territorio, Urbanistica e Mobilità, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, del Sindaco e del Responsabile dell’Area 5 del Comune come normalmente avviene per tutte le altre ordinanze della specie.

Sportiello, senza peli sulla lingua, menziona tutte le situazioni “poco chiare” chiamando frontalmente in causa il sindaco Santomauro relativamente all’abitazione della sua abitazione, rilevando l’”abusivo godimento per quattro anni di una Concessione Demaniale Marittima da parte del sig. Daniele Bernardo, cugino del Sindaco e nipote del Consigliere Bernardo, nonostante la violazione dell’articolo 46 del Codice della Navigazione che ne prevede la revoca e la revoca della proroga della Concessione Demaniale intestata alla signora Candida Musella (madre del Vicesindaco Malingieri) concessa il 23 dicembre 2020 nonostante un esistente procedimento per la revoca della stessa concessione demaniale per morosità del canone concessorio, difformità urbanistica dell’utilizzo e occupazione in eccesso di area demaniale, avviato nel 2016 e mai concluso.

Per l’ex vice sindaco di Ventotene Sportiello solo una figura terza e, dunque, un commissario Prefettizio, potrebbe risolvere questo “evidente e plateale conflitto d’interessi” e superare situazioni – a suo dire – di apparente impunità “che suscitano scandalo nella Cittadinanza comune.