Latina / Acqualatina, le associazioni dei Consumatori dell’Ato4 rilevano “comportamenti non conformi”

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Nel corso di una riunione l’Otuc, l’organismo che raggruppa alcune associazioni dei Consumatori dell’Ato 4, hanno rilevato una serie di “comportamenti non conformi” rispetto alle disposizioni vigenti dell’Autorità di settore. Una specifica richiesta ad intervenire è stata avanzata al dirigente della Segreteria Tecnica Operativa dello stesso ambito territoriale ottimale Umberto Bernolla in ordine al presunto e mancato rispetto delle disposizioni di tre delibere dell’Arera in materia di rilevazione delle letture (delibera 218/2016); della fatturazione di consumi anteriori a due anni dall’emissione (delibera 547/2019) e della gestione della morosità e relativo recupero (delibera 311/2019).

Le procedure delle rilevazioni di misure sono richiamate anche nella Carta dei Servizi approvate nel 2017 dalla Conferenza dei Sindaci ma – secondo l’Otuc – il gestore “a tutt’oggi non ha mai posto in essere correttamente queste procedure ma tende a scaricare la responsabilità delle mancate letture sul solo utente. Per riguarda le fatturazioni Acqualatina nell’inviare le fatture con conguagli per periodi oltre i due anni dall’emissione non rispetterebbe l’articolo 3 della delibera dell’Autorità n.547/2019 poiché non segnala la possibilità di richiederne la prescrizione. Nel caso delle fatturazione di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni, il Gestore, infatti, sarebbe tenuto a dare adeguata evidenza della presenza in fattura di questi importi, differenziandoli dagli importi relativi a consumi risalenti a meno di due anni. In alternativa l’ente gestore è tenuto ad integrare la fattura recante gli importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni con una pagina iniziale aggiuntiva”.

Duro l’attacco d’accusa del presidente dell’Otuc, il professor Antonio Villano: “Questa norma è totalmente ignorata poiché nelle bollette di conguaglio pervenute a numeroso utenti non risulta alcun accenno alla possibilità di richiedere la prescrizione dei periodi scaduti.”. Le associazioni dei consumatori hanno posto diversi rilievi in ordine alle morosità in quanto le procedure adottate non sarebbero conformi alla delibera dell’Arera sulla “Regolazione della morosità nel servizio idrico integrato.  Procedura per la costituzione in mora”. L’Otuc al responsabile della segreteria tecnica dell’Ato4 Bernolla ha segnalato una serie di difficoltà nell’approccio di altri servizi come la Camera di Conciliazione, che attende di avere aggiornato il relativo Regolamento, nonché per il recupero della morosità, compresa quella di Enti pubblici.

Un altro punto dolente segnalato dall’Otuc è stato il problema del dissalatore di Ponza la cui installazione è stata bloccata da alcune iniziative legali del Comune e di alcuni privati che contestano l’ubicazione dell’impianto. La Regione Lazio alla fine del 2020 non ha rinnovato il contributo di 5 milioni per il trasporto dell’acqua potabile via mare e questo costo dovrà essere coperto dalle bollette. “La conseguenza sarà un aumento delle tariffe a carico di tutti gli utenti da aggiungere alle richieste già presentate di adeguamento delle tariffe – ha osservato il presidente Villano – Stiamo parlando di una voce di costo la cui genesi risulta incomprensibile considerata la natura del terreno di Ponza che non permette, a detta dei geologi, altri siti altrettanto validi dal punto di vista della sicurezza”.

Da qui la richiesta dell’Otuc di dare mandato alla presidenza dell’Ato 4, dunque al presidente della Provincia Carlo Medici,  di inviare una segnalazione all’Autorità nazionale sulla concorrenza in merito ai problemi segnalati.