Formia / Giovani, “Formia 5 stelle” propone di ripartire da un “patto tra generazioni”

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FORMIA –  “Abbiamo atteso che Formia desse il giusto saluto al giovane Romeo Bondanese ma ora si impone una riflessione sul futuro che la nostra città vuole dare ai propri ragazzi, anche quelli appena più grandi di Romeo che non appena possono la abbandonano senza tanti rimpianti”. Così il meetup Formia 5 Stelle, attraverso il suo portavoce Antonio Romano, si siede metaforicamente al tavolo di confronto sull’argomento più importante al momento: i giovani. 
“Già durante le amministrative del 2018 – spiega la nota –  il nostro gruppo in risposta ad un fin troppo evidente e drammatico disagio giovanile sollecitò un cambio di passo con la creazione di nuovi spazi o la riapertura di luoghi abbandonati dove aggregarsi all’insegna dello sport, dell’arte e della cultura con il fine ultimo di aumentare l’incontro e il confronto tra generazioni: questo purtroppo non è avvenuto come a Formia non accade praticamente da sempre con la conseguenza che troppo spesso l’unica reazione di fronte a situazioni analoghe a quella accaduta in Via Vitruvio la domenica di Carnevale, vedi anni addietro alle spalle del Comune o più indietro nel tempo a Gianola dove si consumò un feroce omicidio, la reazione è la paura, la diffidenza e la chiusura ancor più in se stessi”.
“All’epoca – prosegue ancora il portavoce Romano  –  ci ponemmo come obiettivi primari la riapertura permanente dell’Officina Culturale, dell’auditorium Foa, chiuso solo per un cavillo, il recupero di strutture sportive in disuso sparse nella città, colpevolmente abbandonate, oltre che un’azione presso la Regione e la Procura della Repubblica di Cassino per riprendere indietro l’ex colonia Di Donato. Spazi importanti ma di per sé non sufficienti all’obiettivo di aggregazione, confronto e crescita cittadina e sociale che abbiamo in mente. Riprendere e creare nuovi luoghi di condivisione, infatti, non è sufficiente: c’è bisogno che questi spazi siano gestiti dalle Associazioni che in città si occupano di musica, teatro, sport, arte, archeologia”.
E, dunque conclude proponendo la loro soluzione : “Proprio per questo oggi più che mai a Formia è necessario un Patto tra Generazioni e trasformare stanze, teatri, edifici in laboratori culturali valorizzando la vivacità culturale propria della Città con eventi, tour e manifestazioni che non potranno che coinvolgere di un numero sempre maggiore di giovani del nostro e di altri territori. Solo conoscendosi di più, la Città supererà il trauma di una morte tanto dolorosa e che già sta segnando una generazione intera: facciamolo per i ragazzi e per tutta Formia”.