Omicidio di Formia, i legali del presunto assassino: “La dinamica dell’accoltellamento è ancora tutta da chiarire”

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FORMIA – Ha deciso di raccontare la sua verità, la sua versione dei fatti lo studente di 17 anni di Casapulla, periferia di Caserta, atteso nella giornata di oggi dall’interrogatorio davanti il Gip del Tribunale dei Minorenni di Roma Federico Falzone chiamato a convalidare o meno il provvedimento di fermo di polizia giudiziaria con le gravissime ipotesi accusatorie di aver ucciso la sera di Carnevale Romeo Bondanese, di 17 anni, e di aver ferito il cugino coetaneo. L’ha anticipato il legale del giovane di Caserta, l’avvocato Luigi Tecchia che, insieme al collega Giuseppe Biondi, sta curando la difesa dello studente di un istituto tecnico di Santa Maria Capua Vetere che al momento è l’unico destinatario di un provvedimento restrittivo richiesto dal sostituto procuratore presso la Procura dei minorenni della capitale Maria Perna.

Chiara la strategia difensiva del giovane di Casapulla, figlio di un operatore ecologico e di una badante e fratello minore di una studentessa universitaria: c’è bisogno che il commissariato di Polizia di Formia completi le proprie indagini, ricoperte da un rigoroso riserbo, prima di chiedere eventualmente al Tribunale dei Minorenni la revoca o la derubricazione dei reati, omicidio volontario e lesioni gravissime, per i quali il 17enne di Terra di lavoro è finito in un centro di prima accoglienza della capitale.

“La dinamica è tutta da chiarire dell’accoltellamento mortale di Romeo”, ha specificato l’avvocato Pecchia, così come non sono state ancora trovati i due coltelli spuntati improvvisamente nel terrazzo sovrastante la darsena dei pescatori de La Quercia a Formia nel corso di una lite innescata “per futili motivi” ma poi degenerata tra il gruppo casertano e quello formiano di cui facevano parte Bondanese ed il cugino. Quest’ultimo è tuttora ricoverato all’ospedale “Dono Svizzero” in prognosi riservata ma fuori pericolo dopo il lungo intervento chirurgico effettuato nella notte tra martedì e mercoledì’ dall’equipe del dottor Vincenzo Viola. Ma quanti giovani della provincia di Caserta sarebbero venuti venuti in contatto con i coetani di Formia? Almeno cinque. Il pomeriggio di martedì grasso in sella a tre scooter avevano deciso di effettuare una passeggiata: avevano due itinerari, il lungomare di Mergellina di Napoli o Formia. In extremis hanno deciso per la località del Golfo. Intanto la Polizia di Formia anche giovedì è stata a Casapulla e in altre località limitrofe in cui risiedono i cinque giovani casertani. Gli agenti del vice questore Aurelio Metelli hanno effettuato mirate perquisizioni domiciliari e hanno sequestrato materiale hi tech, tra cui diversi telefoni ora al vaglio degli inquirenti e abiti.

Intanto dopo il conferimento dell’incarico effettuato nella giornata di giovedì, sarà il medico legale Vincenzo Grassi sabato mattina ad effettuare l’autopsia sul cadavere di Romeo Bondanese presso l’istituto medicina legale del Policlinico Gemelli di Roma. La difesa del 17enne di Casapulla, a differenza della famiglia di Bondanese, ha deciso di nominare il dottor Luca Lepore

Il lancio nel cielo limpido di Formia di un centinaio di lanterne ha concluso giovedì sera una veglia di preghiera che tantissimi studenti della città, ma provenienti anche dagli altri centri limitrofi,hanno organizzato spontaneamente per ricordare e commemorare Romeno Bondanese, il 17enne studente dell’istituto nautico di Gaeta ucciso la sera di Carnevale per futili motivi. La panchina sulla quale il giovane, ferito all’arteria femorale, ha atteso l’arrivo di un’ambulanza del 118 è stata trasformata in un altare, invasa da fiori bianchi e, ai piedi, decine e decine di lumini accesi. A ricordare Romeo, straziati dal dolore, c’erano moltissimi suoi compagni di scuola e amici del quartiere di San Pietro dove abitava con la famiglia. “Non è giusto – hanno detto – che sia stato ucciso un ragazzo buono e mite e, soprattutto, senza un ‘perché’”. A confortarli è stato un sacerdote, don Mariano Salpinone, il parroco della chiesa del Villaggio Don Bosco dove molto probabilmente si svolgeranno i funerali di Romeo.

Se Formia è sotto shock per la morte di Romeo, lo è anche Casapulla, un località nota negli anni ottanta per aver ospitato tanti mobilifici. Lo sconcerto del centro che fa parte nella zona industriale di Caserta è espresso dal sindaco Renzo Lillo. Parla di una comunità tranquilla, la sua, “in cui non si sono mai verificati simili episodi di violenza tra adolescenti. Conosco il padre del ragazzo, un operatore ecologico che lavora nel nostro comune . A lui e alla moglie va la mia vicinanza per il momento terribile che immagino stiano passando, siamo profondamente addolorati e scossi per la morte del ragazzo di Formia”.