Formia / Gravi ma stazionarie le condizioni di Antonella Prenner e di Valerio Massimo Manfredi

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FORMIA – Sono gravi, seppur stazionarie, le condizioni di Antonella Prenner, la 46enne scrittrice e docente di letteratura latina di Formia rimasta intossicata da una fuga di monossido di carbonio nell’abitazione romana dell’archeologo, storico, conduttore televisivo e scrittore Valerio Massimo Manfredi, di 78 anni. Anch’egli è stato trovato privo di sensi, ricoverato prima al San Camillo e, poi, in considerazione del peggioramento delle sue condizioni presso l’ospedale di Grosseto dove è stato trasferito d’urgenza in eliambulanza giovedì sera perché a Roma non c’era disponibilità di una camera iperbarica.

Antonella Prenner, invece, si trova ricoverata tuttora in prognosi riservata al Policlinico Umberto I° ed il suo quadro clinico è leggermente migliore rispetto a quello di Manfredi con cui la donna, docente presso l’Università napoletana “Federico II” e assessore alla cultura del comune di Formia per alcuni mesi nel 2017, collaborava da tempo partecipando ad alcune rassegne culturali. Se i romanzi, collocati in diverse epoche storiche, di Manfredi sono sempre stati impregnati di mistero, lo è ora anche la vicenda di cui è stata vittima insieme ad Antonella Prenner, balzata agli onori delle cronache letterarie nazionali per essere stata autrice di importanti studi sulla letteratura antica e nel 2018 del romanzo “Tenebre”. Non sono affatto facili le indagini, in corso di svolgimento, da parte del Commissariato di Polizia di Trastevere. Inizialmente si era temuto che i due fossero stati intossicati dal monossido di carbonio fuoriuscito dalla caldaia dell’abitazione di Manfredi in via dei Vascellari. Questa ipotesi è stata successivamente scartata e gli inquirenti hanno pensato che potesse non aver correttamente funzionato la caldaia al piano terra del palazzo che ospita una galleria d’arte che, di proprietà di un uomo che si trovava a Napoli, è chiusa da tempo a causa del Covid.

Il Policlinico Umberto I ha emesso un bollettino nel pomeriggio in cui vengono definite “critiche” le condizioni della Prenner. “La paziente ha completato i cicli di trattamento in camera iperbarica e nei prossimi giorni sarà sottoposta a nuove valutazioni strumentali. La prognosi rimane riservata”.

A questo punto gli inquirenti hanno cominciato a ricostruire le ultime ore e giorni di Malfredi e a rilanciare la causa del cattivo funzionamento della caldaia dello scrittore. Manfredi già nella notte tra martedì e mercoledì si sarebbe sentito male nella sua abitazione. Era atteso la mattina successiva a Genazzano per presentare il progetto “Around the library, la cultura fa sistema”, organizzato dal Sistema Bibliotecario Prenestino e patrocinato dalla Regione Lazio. Gli organizzatori avevano mandato a Roma un autista per prelevare l’archeologo che invece non era in casa: aveva deciso di farsi visitare in ospedale per il malore accusato la notte precedente. Appena dimesso, Valerio Massimo Manfredi si è recato a Genazzano nonostante gli fosse stato consigliato di rimanere a Roma e di intervenire in streaming. Tutto regolare anche il resto della giornata: un pranzo con un assessore di Genazzano, la successiva partecipazione a Zagarolo ad una diretta trasmessa sulla pagina Facebook del Sistema Bibliotecario Prenestino e, inoltre, la visita alla libreria Mondadori di Velletri per firmare le copie del suo libro “Quaranta giorni”.

Valerio Massimo Manfredi non è mai stato solo. Era sempre affiancato da Antonella Prenner con cui sono tornati in auto a Roma. Cosa è successo nell’abitazione di Trastavere dell’archeologo lo stanno cercando di stabilire la Polizia e i Vigili del Fuoco. Se la vicenda non ha conosciuto un epilogo tragico è perché una delle figlie di Manfredi aveva telefonato al padre ma, non ricevendo alcuna risposta, si è recata nell’appartamento di via dei Vascellari e, non ricevendo alcuna risposta, ha dato l’allarme. Il coinvolgimento della Prenner in questa vicenda ha creato un mix di incredulità e sconcerto a Formia dove vive da sempre. Era stata nominata assessore alla cultura nella primavera 2017 dall’allora sindaco Sandro Bartolomeo organizzando una serie di iniziative finalizzate a rilanciare l’antica storia romana della città e le figure di Cicerone e della figlia Tulliola: “Sono davvero scioccato e molto triste – ha commentato l’ex primo cittadino – Spero che Antonella possa abbracciare presto i suoi affetti e tornare alle sue apprezzate attività quotidiane”.