Gaeta / Il bilancio delle attività nel 2020 della Capitaneria di Porto

Attualità Cronaca Gaeta

GAETA – 12.500 controlli effettuati con oltre 670 illeciti amministrativi riscontrati per circa 272.000 euro di sanzioni elevate. Sono alcuni dei numeri, significativi, che hanno caratterizzato il 2020, un anno difficile anche per il Compartimento Marittimo di Gaeta, con i suoi Uffici dipendenti di Terracina, Ponza, Ventotene, San Felice Circeo, Formia, Sabaudia e Scauri. L’autorità sia in occasione del lockdown che nelle successive fasi dell’emergenza legata Coronavirus è stata costretta sì a riorganizzare i propri assetti lavorativi ma ha continuato ad offrire i servizi indispensabili ai vari operatori ed utenti del mare, oltre a monitorare il vasto territorio di competenza lungo il litorale della Provincia di Latina, da Capoportiere sino alla foce del fiume Garigliano passando per le isole di Ponza e Ventotene.

Le molteplici attività svolte dagli uomini del Comandante Federico Giorgi, sia di tipo amministrativo che operativo, hanno riguardato il soccorso in mare, la sicurezza portuale e della navigazione, la regolarità dei traffici con le isole pontine, la tutela dell’ambiente marino e costiero, il rispetto delle regole in materia di pesca e la corretta gestione ed utilizzo del demanio marittimo. E nonostante le mille difficoltà legate alla pandemia i militari della Capiraneria di Porto hanno dovuto svolgere, durante l’ultima stagione turistico-balneare, un’intensa attività di prevenzione per far fronte al numero elevato di turisti e diportisti registrato, nonostante tutto, nel corso dell’estate 2020. L’impegno profuso è stato ripagato dai numeri e fortunatamente dall’assenza di incidenti di rilievo dovuti all’imprudenza o al mancato rispetto delle regole. Nel corso degli ultimi 12 mesi complessivamente sono state 264 le persone in difficoltà, soccorse o assistite in mare dai mezzi navali; per almeno un terzo dei casi, l’intervento della Guardia Costiera ha evitato gravi conseguenze.

Incisivo – ha tenuto a precisare il Comandante Giorgi – è risultato anche il monitoraggio sul comportamento degli assistenti bagnanti, che, a parte qualche caso sporadico, hanno operato con professionalità e competenza, attivando correttamente la catena dell’emergenza. La vigilanza a tutela dell’ambiente e del demanio marittimo è stato un altro fronte “caldo”. Sono state 69 le segnalazioni formalizzate da parte di cittadini o associazioni, chiuse con 41 informative inoltrate alle competenti Autorità Giudiziarie o con sanzioni amministrative. In diversi casi, particolarmente gravi e complessi, la Procura della Repubblica di Cassino ha delegato alla Guardia Costiera ulteriori specifiche attività investigative finalizzate all’individuazione dei trasgressori e, quindi, poter individuare tutti i responsabili delle violazioni perpetrate, principalmente in materia di gestione e corretto utilizzo del demanio marittimo. Durante la stagione estiva 2020 sono state accertate numerose condotte illecite, operate in particolare mediante l’abusivo pre-posizionamento di attrezzature da spiaggia in assenza di clienti, con attività di noleggio che si sono comportate come veri e propri stabilimenti in concessione pur non avendone titolo. In alcuni e (sporadici) casi questi illeciti sono stati favoriti dall’errata applicazione delle misure di contrasto al Covid 19, con ulteriori ostacoli alla libera fruizione degli arenili liberi.

Sono state, poi, costanti le operazioni effettuate sui litorali dell’intera Provincia di Latina, che hanno portato all’immediata rimozione e al contestuale sequestro delle attrezzature abusive, con sanzioni amministrative, il ripristino dello stato dei luoghi e la restituzione alla libera fruizione collettiva di vaste porzioni di arenili liberi.

La Capitaneria di porto ha peraltro provveduto a segnalare alle Amministrazioni competenti, in primis i Comuni interessati, i soggetti protagonisti di queste violazioni, in modo che siano eventualmente revocate quelle concessioni o quelle autorizzazioni stagionali esercitate in maniera illecita a danno degli operatori che rispettano le regole.

Nell’ambito della sicurezza della navigazione e portuale, inoltre, gli uomini del Comandante Giorgi hanno svolto verifiche giornaliere sul mantenimento degli standard di sicurezza a bordo delle unità mercantili, sia nazionali che estere, approdate nei porti della provincia di Latina,soprattutto di Gaeta. Controlli mirati hanno riguardato anche i pescherecci della locale marineria nonché traghetti e aliscafi che collegano quotidianamente le Isole Pontine con i porti di Formia e Terracina. Quested attività, effettuate da ispettori in possesso di specifiche abitazioni (Nucleo Port State Control) e nel pieno rispetto delle procedure anti Coronavirus hanno avuto come target la “safety”, intesa come sicurezza della navigazione e tutela dei lavoratori marittimi a bordo delle unità navali, e la “security”, sia portuale che navale, ovvero la prevenzione verso eventuali atti di natura terroristica. L’obiettivo è stato quello di verificare che le unità navali che scalano i porti nazionali rispettino sempre le previsioni delle norme internazionali e nazionali di settore.

Notevole è stato, inoltre, lo sforzo del Compartimento marittimo di Gaeta anche nel settore della pesca marittima, in ordine alla denominazione, etichettatura, tracciabilità e qualità dei prodotti ittici. Solo nel mese di dicembre ed a cavallo delle festività natalizie, nell’ambito delle operazioni di vigilanza sulla filiera ittica coordinate dalla Direzione Marittima del Lazio, sono stati eseguiti oltre 500 controlli, con 16 sanzioni amministrative, 7 sequestri di prodotti ittici o attrezzature illecite, per un totale di sanzioni di oltre 22mila euro.
La Guardia Costiera per contenere l’attuale situazione pandemica ha tenuto sotto controllo i punti di imbarco e sbarco, nei porti di Formia e Terracina, dalle isole di Ponza e Ventotene. Questi controlli, effettuati spesso in collaborazione con altre forze di polizia nell’ambito dei dispositivi di ordine e sicurezza pubblica predisposti dalla Questura di Latina e con il supporto del personale sanitario della Croce Rossa Italiana, del 118 e della Protezione Civile – Sezione Sud Pontino, hanno consentito il monitoraggio di oltre 200mila passeggeri transitati dai due porti pontini nel periodo da marzo a settembre.