Formia / “Storie su pietra”: ogni sei mesi una targa per salvare la “memoria cittadina”

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FORMIA – Sta per partire a Formia il progetto Storie su Pietra. Tre le associazioni proponenti : L’associazione Terraurunca, l’Associazione Webprogens ed il Centro Studi Storici Archivistici Formia.

“Mi sono accorto – spiega Daniele Iadicicco, presidente dell’Associazione Terraurunca che ha proposto il progetto – che molte delle ricerche che ho approntato in questi anni e da cui sono nati articoli di storia locale erano basati su storie che erano andate perse, una memoria collettiva che andava recuperata”.

Ed è così che una serie di targhe in marmo verranno collocate in città. Una ogni sei mesi nell’intenzione degli organizzatori per andare a recuperare parte di queste storie. Dalla Dogana di Mola alla casa natale di Giuseppe Buonocore sino al ricordo dell’antica Chiesa di San Lorenzo e Giovanni, molte i luoghi da ricordare. “Non targhe celebrative né commemorative” – spiega il presidente di Webprogens Alberto Simione –  “ma una serie di targhe poste li dove una memoria cittadina è andata persa o rischia di finire nell’oblio”.

Si partirà a Dicembre, una targa verrà posta su Palazzo Treglia in Via A.Tosti per ricordare la presenza della Dogana indipendente delle Due Sicilie, poi divenuta ufficio dei Dazi. Tale ufficio collocato proprio in quel Palazzo, commenta il Presidente del Centro Studi Dott. Treglia, era la porta di ingresso per ogni merce all’interno del borgo di Mola. Si è deciso di procedere anche in piena pandemia per dare un segnale di vitalità e di speranza. La cultura che non muore e non si ferma neanche in piena pandemia. Non ci saranno inviti e proclami pubblici per questo evento, per non creare assembramenti. L’iniziativa è finanziata completamente dalle associazioni in partnership con la Centro Italia Marmi.

Le prossime targhe che interesseranno il borgo di Mola come quello di Castellone, pandemia permettendo, verranno accompagnate da convegni e mostre per meglio dare la possibilità a quelle storie di riemergere e ridiventare di nuovo patrimonio collettivo di tutti.