Formia / Nuova ondata Covid-19, le proposte del Thik Tank di cultura politica “Formiaè”

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FORMIA –  Il Think Tank di cultura politica “Formiaè” interviene sulla nuova ondata di Covid19. Al centro della loro attenzione la necessità di reti di solidarietà e sostegno ai settori più colpiti per i quali, tramite una nota, presentano le loro proposte.  “Il virus – si legge – continua a picchiare duro e, come previsto dagli esperti, una seconda ondata si sta abbattendo anche sul tessuto sanitario e socio-economico di Formia. Le chiusure, parziali e totali, che hanno fatto seguito al nuovo DPCM del Governo rischiano di mettere in ginocchio quei settori che già durante la prima ondata hanno pagato a caro prezzo la pandemia da Covid19”.

“Come affrontare questa nuova emergenza? Se da un un punto di vista sanitario – spiegano i membri di Formiaè –  il Comune poco o nulla può fare se non che attenersi ai protocolli regionali e nazionali, dal punto di visto socio-economico occorre riattivare subito quelle reti di solidarietà messe in campo durante il primo lockdown. Nei mesi di marzo e aprile abbiamo assistito ad un’erogazione a pioggia di fondi da parte del Governo ai Comuni. Fondi che a nostro avviso non sono stati utilizzati in maniera efficace e caratterizzati da criteri particolarmente stringenti, ritardi nella pubblicazione dei bandi e canali di erogazione che non hanno in nessun modo aiutato il tessuto commerciale cittadino. Errori da cui, a nostro avviso, l’Amministrazione deve trarre insegnamento per alleviare i danni sociali ed economici che ne scaturiranno”.

“Spesa sospesa, contributi alle locazioni, gruppi di volontariato per assistenza degli anziani per i bisogni primari, messa a disposizione
alle autorità sanitarie della banca dati delle strutture alberghiere ed extra-alberghiere disposte ad entrare nella rete dei Covid Hotel per
l’isolamento dei positivi. Quello che serve alla città  – si legge infine – non è un consiglio di guerra, ma un tavolo permanente di confronto con le associazioni del terzo settore (Caritas, ma anche gruppi parrocchiali), della ristorazione, commercianti, lavoratori della cultura e opposizioni perché dalla pandemia da Covid19 dobbiamo uscirne tutti insieme. I prossimi mesi saranno durissimi, è arrivato il momento di programmare e mettere in campo azioni concrete”.