Formia / Crisi amministrativa, il sindaco Villa convoca un vertice di maggioranza e chiede responsabilità

Formia Politica

FORMIA – Responsabilità. Mantenendo e manifestando un’invidiabile calma olimpica, il sindaco di Formia Paola ha voluto esternare questo stato d’animo dopo la sua personale “Waterloo” di martedì quando la lista “Ripartiamo con voi” ha deciso di prendere le distanze dall’amministrazione comunale dichiarando l’indipendenza dei consiglieri comunali Ida Brongo, Lino Martellucci e Dario Colella e preannunciando la fuoriuscita dalla Giunta di Pasqualino Forte ai Lavori Pubblici e Alessandra Lardo allo sport e politiche giovanile. Ma andiamo per gradi.

Nel pomeriggio di giovedì il coordinatore politico della lista aventiniana, Joseph Romano, ha confermato di aver protocollato le dimissioni dell’assessore Lardo e le dichiarazioni di indipendenza dei consiglieri Brongo Martellucci e Colella. Bisogna attendere lunedì per l’abbandono ufficiale dall’esecutivo dell’assessore Forte solo perchè – ha specificato – intende onorare la convocazione entro il fine settimana di alcuni incontri istituzionali promossi da tempo in vista dell’inizio dell’anno scolastico. Il sindaco Villa, da parte sua, sta cercando di ritrovare il bandolo della matassa che sembra essersi smarrito anche dopo la dichiarazione di indipendenza del capogruppo di Formia Vinci Antonio Capraro che, protocollata il 27 agosto, è finita in pasto ai social alcuni minuti la decisione di “Ripartiamo con voi” di salire sull’Aventino. O almeno. Il primo cittadino sta incontrando tutte le anime della sua assottigliata maggioranza e non dispera di recuperare il consigliere Capraro grazie ai buoni uffici di un mediatore d’eccezione, Gianluca Taddeo di Forza Italia. La professoressa Villa ha dichiarato anche di aver sentito al telefono Maurizio Costa, il fondatore di “Ripartiamo con voi” che sta trascorrendo un periodo di convalescenza dopo un serio problema di salute. Sullo svolgimento e sul contenuto di questo contatto telefoniche le bocche sono rimaste ermeticamente ben cucite.

Il sindaco di Villa ha detto dell’altro: uno dei tre consiglieri ora indipendenti, il dottor Dario Colella, era all’oscuro del documento sottoscritto lunedì sera davanti una pizza consumata presso uno stabilimento balneare di Vindicio e protocollato mercoledì dal coordinatore Romano. Ci sono distinguo” nella componente Costiana? Romano in una dichiarazione ha dato un’altra versione: “Eravamo tutti d’accordo già prima di Ferragosto di formalizzare questo passaggio politico. Abbiamo pensato giustamente a cose più serie dopo quanto avvenuto al dottor Costa. Quando la sua situazione è migliorata abbiamo dato seguito a quanto concordato, tutti insieme, prima della pausa di Ferragosto. Ecco la verità”. La calma (apparente) del sindaco di Formia fa a pugni con le polemiche scaturite dall’abbandono di altri due assessori – sono sei complessivamente dall’inizio della consiliatura – e dalla prima richiesta di dimissioni avanzata dal capogruppo del Partito Democratico.

Secondo Claudio Marciano “con cinque consiglieri in meno l’attuale maggioranza consiliare non può continuare ad operare. Progetti, decisioni, iniziative rilevanti per il futuro di Formia, non possono essere adottate in un clima del genere. Anche l’ordinaria amministrazione, perfino la singola variazione di bilancio, rischia di diventare un pantano dove ricatti, balletti e seconde convocazioni non risparmierebbero nessuno”. Per Marciano, insomma, la maggioranza “non esiste più e questa consiliatura non ha evidentemente più alcun senso politico per Formia. Continuare, servirà solo ad alimentare il pettegolezzo, le umiliazioni e l’ego di qualche personaggio in cerca d’autore”.

Riveste ora una significativa importanza un vertice di maggioranza che, in programma venerdì sera, seguirà quello di mercoledì. Il sindaco Villa ha quattro soluzioni per tentare di uscire da questo pantano politico-amministrativo: far finta di nulla e confidare nel ripensamento dei cinque consiglieri “ribelli” sui singoli atti che arriveranno in consiglio comunale; dare vita ad una maxi rimpasto di Giunta, magari ricostituendola ex novo; chiedere, attraverso il sostegno esterno, la collaborazione, tra le file della minoranza, del gruppo di Forza Italia e dell’Onorevole Gianfranco Conte – che ufficialmente hanno fatto sapere di non essere per niente interessati a quest’eventualità – e, in extremis, rassegnare le dimissioni dall’incarico con l’intento nei successivi 20 giorni di venire a capo di una situazione che definire complicata è decisamente riduttivo. La città richiede sì tanta responsabilità ma anche molta dignità.