Formia / Spot Barilla con Banderas, accusa di plagio sul brano musicale

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FORMIA – Uno dei marchi più prestigiosi del “Made in Italy”, la Barilla, rischia una condanna per plagio e di risarcire un musicista di Formia per aver indebitamente utilizzato un suo brano per la realizzazione della colonna sonora di una pubblicità del Mulino Bianco lanciata nell’inverno del 2012. Il contenzioso è approdato davanti la nona sezione del Tribunale delle Imprese e a promuoverlo, attraverso l’avvocato Giuseppe Masiello, è stato il maestro Roberto Califri, di 54 anni di Formia. Il collegio, presieduto dal giudice Alfredo Landi, ha deciso di nominare nell’udienza di giovedì un perito musicologo per accertare se la musica dello spot pubblicitario dei biscotti del Mulino Bianco – ebbe come testimonial l’attore spagnolo Antonio Banderas e la gallina Rosita – sia la stessa scritta dal maestro Califri: il brano si chiamò “Gull” e , registrato davanti la Siae il 5 marzo 2009, venne inserito in una raccolta musicale dal titolo “Quietest Moment Sel. 1982-2009”.

Nella sua richiesta di risarcimento danni Califri sostiene che la sua musica venne leggermente ritoccata in studio specializzato con quelle che, in gergo tecnico, vengono considerate “appoggiature” ma non al punto da renderla originale. E così nei guai finirono il colosso alimentare emiliano, l’agenzia pubblicitaria di Milano prescelta dalla Barilla, la “J.Walter Thompson Italia” e i due musicisti – Alessandro Ivano Branca e Serena Barenghi Fittipaldi Menarini – che poi firmarono “Grain Land”, la regione del grano, appunto la colonna sonora dello spot pubblicitario “Un mondo buono” del Mulino Bianco. Il dibattimento s’incardinò inizialmente davanti il Tribunale di Latina che per queste questioni si dichiarò incompetente.

Nell’udienza del 13 settembre sono volate scintille e parole grosse tra l’avvocato Masiello e l’avvocato Leone di Roma che, in rappresentanza della “Barilla Fratelli spa”, aveva chiesto di rigettare il ricorso. E, invece, il processo proseguirà il 31 gennaio 2019 con una sorta di incidente probatorio: il maestro Califri è orientato a fare valere le proprie ragioni attraverso le raffinate orecchie di uno dei prestigiosi jazzisti italiani, il maestro Luca Ruggero Jacovella, ma di sicuro il Ctu che sarà nominato dal Tribunale delle Imprese – si vocifera – sarà di spessore internazionale in campo nazionale. E non potrà essere diversamente.

Saverio Forte