Grande battuta d’arresto con l’Agenzia delle Entrate. La notizia è ormai nota e possono davvero pignorarti i soldi dal conto.
Ogni giorno i cittadini italiani devono fare i conti con determinate spese e ogni mese bisogna fare i conti con tasse da pagare e situazioni economiche piuttosto complicate. Spesso si fa fatica ad arrivare a fine mese e si rimanda il pagamento delle bollette, creando un debito che alla lunga può diventare sempre più importante e un problema non indifferente.

Ma rispetto a qualche anno fa le cose sono cambiate e lo Stato viene incontro all’Agenzia delle Entrate, all’INPS e a tutti gli enti che si occupano di ciò, la riscossione è fondamentale e bisogna farlo in ogni modo legale, cosi si valutano varie soluzioni e un modo per ‘risarcire’ lo stato di coloro che non pagano le tasse e che tendono ad evitarle in ogni modo. Una nuova sentenza ha chiarito il tutto.
Lo Stato può pignorare i soldi se non paghi le tasse e può prendere cosi dei soldi che hai in credito nei tuoi confronti. Negli ultimi giorni è arrivata la conferma con la sentenza n.28520 e la Corte di Cassazione ha stabilito un principio in materia di pignoramento del Conto Corrente, e andiamo a vedere le cose nello specifico.
Occhio all’Agenzia delle Entrate, ecco cosa succede se non paghi le tasse
L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza su questa situazione, una volta che la Banca riceve la notifica di pignoramento deve versare al Fisco la somma retribuita entro i 60 giorni successivi, più le spese e fino al totale completamento del sanamento del debito.

Il Pignoramento esattoriale è una procedura esattoriale disciplinata a livello legale e consente all’Agenzia delle Entrate di recuperare il credito fiscale senza alcuna autorizzazione da parte dei giudici e quindi questo lo differenzia rispetto la procedura ordinaria. L’Agenzia delle Entrate notifica alla banca l’ordine di bloccare le somme sul conto del debitore e le trasferisce direttamente al Fisco fino alla copertura dell’importo dovuto.
Il titolare del conto non può cosi usufruire del denaro sul conto bloccato fino a quando non provvede al pagamento del debito verso il Fisco. La banca è obbligata e non può non esercitare il pagamento, nonostante le polemiche. Inoltre va sottolineato che se il conto è in rosso la banca è chiamata a pignorare comunque le somme che arrivano sul conto e non ci sono vie di fuga per il debitore.
Il debitore può richiedere una rateizzazione del pagamento e cosi può togliere il pignoramento, cosi bisogna prestare attenzione.





