Gaeta / Altro suicidio di un finanziere

Cronaca Gaeta

GAETA – Si allunga nel sud-pontino la tragica striscia di rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno deciso di togliersi la vita. L’ultimo, il terzo in ordine cronologico in appena 20 giorni, è stato Jhon Allan Gambome, di soli 46 anni. L’uomo, di Gaeta, sposato e padre di due ragazzi di 5 e 16 anni, Maresciallo presso la scuola nautica della Guardia di Finanza di stanza presso la caserma Bausan della sua città, ha messo in atto l’insano gesto poco prima di mezzogiorno su una delle terrazze della struttura che dal primo dopo guerra forma i finanzieri di tutta Italia impegnati nei servizi di mare.

Jhon Allan Gambome

Gli stessi colleghi con i quali Gambone si era intrattenuto sino a pochi istanti prima a sincerarsi delle condizioni del sottoufficiale, riverso a terra e con la testa insanguinata. I soccorsi sono stati immediati e nel piazzale Caboto nel quartiere medioevale atterrava un’eliambulanza del 118 che trasferiva il finanziere di Gaeta, in gravissime condizioni, all’ospedale San Camillo di Roma. Il gravissimo quadro clinico purtroppo non lasciava scampo: Gambone decedeva nel primo pomeriggio lasciando un mix di incredulità e di tristezza nell’ambiente delle Fiamme Gialle dove lavorava da anni il maresciallo 46enne. Ad occuparsi della tragica vicenda sono i colleghi del Gruppo di Formia della Guardia di Finanza che, giunti presso la caserma Bausan insieme i Carabinieri della tenenza di Gaeta, hanno inviato una prima informativa di turno al Pm di turno presso la Procura di Cassino.

Di questa sequela di suicidi tra le forze dell’ordine si era occupato l’altro giorno nel question time alla Camera il parlamentare originario di Gaeta del Movimento cinque stelle, Raffaele Trano. Aveva fatto riferimento alle vicende del finanziere di Gaeta, Giampaolo Ferraiuolo, di 35 anni, suicida il 3 ottobre a Castanaso, vicino Bologna, dove abitava, e al maresciallo di Formia delle stesse Fiamme Gialle, Salvatore Ciccolella, di 43 anni, che si era tolto la vita il 17 settembre all’interno del Comando provinciale di Cremona.

Saverio Forte