Formia / Sosta a pagamento, il consigliere Marciano chiede la revoca della gara d’appalto

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FORMIA – La gara d’appalto per la gestione, nei prossimi sei anni (prorogabili di ulteriori tre), della sosta a pagamento a Formia va revocata. Le indiscrezioni di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi sull’unica società partecipante alla licitazione autorizzata lo scorso ottobre dal consiglio comunale prima e (ad aprile) dalla dirigente della Polizia Locale Rosanna Picano hanno fatto preoccupare non poco il capogruppo del Partito Democratico ed ex assessore alla sostenibilità urbana del comune di Formia Claudio Marciano.

L’esponente del centrosinistra non cita mai la “Kit srl” ma le sue caratteristiche sì: “Con un capitale sociale versato di 2500 euro (a fronte dei 10mila previsti), zero dipendenti e zero appalti in gestione questi profili non ci sono lasciare tranquilli su quello che ne sarà la futura gestione della sosta a pagamento. Solo un folle potrebbe affidare per nove anni uno dei servizi più strategici della città ad un’azienda senza requisiti finanziari e industriali, che opererebbe in assenza di una controfferta. In che modo, un’azienda dalle così ridotte capacità economiche, può acquistare centinaia di parcometri, informatizzare i multipiano, assumere dodici dipendenti, anticipare i soldi necessari almeno ad un anno di gestione? Qualcuno si domanda il motivo per cui i player di mercato più importanti – tra questi le due società appaltatrici del servizio, la Soes e la Sis – si sono tirati indietro? La risposta è semplice – aggiunge Marciano – Non ci sono le condizioni per una gestione privata della sosta a Formia, senza il Multipiano dentro, e senza la disponibilità del Comune ad aumentare le tariffe.”

Il capogruppo Dem in una nota ufficiale chiama in causa l’amministrazione comunale mentre sono in corso pressi gli uffici della “Cuc”, la Centrale unica di committenza, le verifiche sulla proposta economica avanzata dalla società di Portici per avere in affidamento il servizio: “Se la maggioranza civica tiene più alla città e meno al proprio orgoglio, deve fare una cosa molto semplice: ammettere di aver sbagliato e procedere immediatamente a virare la rotta verso l’unica destinazione che abbia un senso, la gestione pubblica.” Il servizio, come prevedeva lo stesso programma elettorale dell’attuale amministrazione – poi sconfessato nei fatti – “va affidato alla Formia Rifiuti Zero, che è l’unico soggetto in grado di garantire zero aggio di impresa, sostenibilità finanziaria, occupazione alle maestranze e piena titolarità nelle decisioni da parte del Comune”.

Per il capogruppo del Pd al comune di Formia “la decisione di privatizzare la sosta ha prodotto per la città danni inestimabili. Ora ci tocca revocare una gara europea finita male; preparare una nuova proroga quando quelle consentite dalla legge sono terminate da un pezzo; ritardare gli investimenti per i parcheggi e, il peggio del peggio, vedere il multipiano delle Poste essere oggetto di uno squallido Far West su chi lo deprezza di più. La Formia Rifiuti Zero avrebbe potuto evitare tutto questo, ma è stata messa in panchina, in luogo di un neoliberismo municipale senza senso, in cui il Comune resta inerme mentre altri interessi decidono sul futuro della città”.

Saverio Forte