Formia / Partecipazione pubblica al Consorzio Industriale, critiche dalla Lega

Formia Politica

FORMIA – L’attività politico-amministrativa nel 2019 al comune di Formia inizia, dopo le scaramucce dialettiche legate alla clamorosa chiusura la mattina di Capodanno del Presepe di sabbia in piazza Vittoria, con un durissimo affondo del gruppo consiliare della Lega alla maggioranza in relazione ad uno degli argomenti “politici” affrontati molto a latere nel corso del consiglio comunale di fine anno, quello riguardante la razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche nel 2017.

Il capogruppo di una delle quattro “gambe” della coalizione della sindaca Paola Villa, “Formia città in comune”, aveva esternato una serie di perplessità soprattutto sull’opportunità del comune di rimanere all’interno delle due società partecipate, il Consorzio di sviluppo industriale del sud-pontino (l’altra è la propria municipalizzata Formia rifiuti zero). Daniele Nardella, che all’interno della maggioranza avrebbe avanzato una propria candidatura a far parte dell’assemblea consortile, aveva detto chiaramente , però, che la scelta del comune a rimanervi a farvi parte andrebbe rivista in termini di costi e opportunità.

“La Corte dei Conti definisce situazioni di criticità le società che abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti – aveva dichiarato il capogruppo di maggioranza Daniele Nardella – Nella relazione tecnica approvata si certifica che nel Consorzio industriale il numero degli amministratori è pari a 5 mentre quello dei dipendenti è pari a 4 (3 impiegati ed 1 funzionario). Quindi rientra esattamente nella casistica. Pertanto l’orientamento della Regione Lazio è quello di centralizzare i Consorzi a livello regionale, in modo da rendere efficienti le risorse, tant’è che è stato inviato il commissario straordinario per una ricognizione, anche se i singoli consigli di amministrazione rimarranno in carica fino al 2019/20”. “Ma in questo territorio sono cambiate – aveva concluso il capogruppo di Formia città in comune – le condizioni economiche che hanno portato alla costituzione del Consorzio industriale, ovvero promuovere l’industrializzazione e l’insediamento di attività produttive, a causa anche di un involuzione del sistema imprenditoriale. Tutto ciò ci fa ritenere discutibile la stessa partecipazione del comune di Formia”.

A plaudire all’intervento di Nardella era stato anche il capogruppo della lista “Formia con te” Gianfranco Conte che aveva definito il consorzio di sviluppo industriale “un ente inutile che nel tempo non avrebbe fatto altro che andare alla ricerca di beni per poi rivederli al migliore offerente”. L’affondo del capogruppo della Lega Antonio Di Rocco è sul doppiopesismo politico della maggioranza: “Ha perso un’importante occasione per un’operazione verità. Prima ha espresso palesi e fondate perplessità sul ruolo del consorzio di sviluppo industriale e poi ha votato la delibera. Neanche una parola invece sulla partecipazione in Acqualatina… Ma – ha concluso il capogruppo della Lega Di Rocco – la campagna elettorale e, per fortuna, se ne sono accorti gli stessi cittadini di Formia”.

Saverio Forte