Spigno Saturnia / Mozione di sfiducia, parla l’ex sindaco Salvatore Vento (video)

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SPIGNO SATURNIA – “Deluso? Ma no! Sono soltanto dispiaciuto e preoccupato per il mio paese e per i miei concittadini che dovranno avere il comune commissariato quasi per un anno”. A poco meno di una settimana dalla decisione di sei consiglieri comunali di dimettersi e di far provocare la decadenza del consiglio comunale, l’ex sindaco (ormai) di Spigno Saturnia, Salvatore Vento, ha accettato di parlare e di commentare per Temporeale.info quanto avvenuto lunedì mattina quando il suo ex vice-sindaco ed assessore ai Lavori Pubblici e al patrimonio Rodolfo Somma e i cinque consiglieri di minoranza – Raffaele e Marco Vento, Massimo Costanzo, Giulio Simeone e Matteo Mastantuono – con le loro irrevocabili dimissioni hanno provocato la conclusione anticipata, di un anno, della consiliatura.

Salvatore Vento sapeva che “questo momento sarebbe arrivato da un momento all’altro. Lo avevo nel conto da qualche mese – rivela – ma mi sarei aspettato un qualcosa di diverso, che ne so la mozione di sfiducia. Sarebbe dovuta essere discussa quanto prima in consiglio comunale, ci sarebbe stato un dibattito e si sarebbero conosciute le motivazioni del gesto. E, invece, niente. Il dibattito si sta sviluppando solo sui social e sui quotidiani quando invece un’operazione-verità andava fatta solo in consiglio comunale”. L’ex sindaco di Spigno Vento conferma che da tempo i rapporti con il suo “vice” Rodolfo Somma erano ridotti al lumicino, quasi inesistenti sul piano amministrativo e personale: “Eppure sono stato io nel 2014, un anno dopo la mia elezione, a nominarlo assessore ai lavori pubblici e vice sindaco. Una corretta gratificazione nei suoi riguardi perché l’anno precedente aveva sostenuto la mia elezione a sindaco anche se – puntualizza Salvatore Vento – avevo cominciato a costruire il mio progetto elettorale nel 2009 dai banchi dell’opposizione”. Vento indossa i panni del medico di famiglia quando sostiene che Somma “aveva alcuni mal di pancia, diventati incuranti”.

Ma non si muore a tutt’oggi di questa patologia. Se Somma e anche l’ex minoranza consiliare (“loro tutto sommato hanno fatto il loro dovere”) hanno accusato l’ex sindaco di Spigno di aver assunto una posizione verticistica nella guida del comune, il decaduto primo cittadino ha avanzato una rivelazione dal forte contenuto elettoralistico. La scorsa settimana era stata avanzata una richiesta al collegio dei revisori dei conti per ottenere un parere che avrebbe dovuto accompagnare una delibera – la Giunta l’avrebbe dovuto adottare il giorno delle dimissioni in blocco dei sei consiglieri o, al massimo, nei giorni successivi – per approvare una maxi variazione di bilancio, di circa 400 mila euro, per finanziare alcune opere pubbliche, su tutte l’ampliamento del cimitero comunale e altri interventi indispensabili per le scuole cittadine e per lo stesso territorio. Vento non lo dice ma – secondo la sua versione – Somma, assessore al ramo, avrebbe espresso una forte contrarietà per impedire al sindaco in carica di guadagnarsi la giusta visibilità in prospettiva del voto amministrativo della primavera 2019.

Lo stesso ex primo cittadino è prodigo di rivelazioni quando aggiunge che , quando aveva riscontrato questi “mal di pancia”, aveva chiesto l’intervento il personale intervento del segretario provinciale e neo consigliere regionale del Pd Salvatore La Penna per varare un “patto di fine consiliatura” che nell’interesse di Spigno Saturnia avrebbe dovuto coinvolgere “qualche consigliere dell’opposizione”. Tradotto, sarebbe dovuto essere l’unico consigliere comunale di area Pd, Giulio Simeone, uno dei sei che lunedì si è dimesso dall’incarico. La Penna non l’avrebbe presa molto bene…

A proposito di Pd e di elezioni, Somma attribuisce all’ex sindaco Vento la scelta di essersi candidato alle regionali del 4 marzo in una lista civica del presidente Nicola Zingaretti a insaputa della maggioranza di governo: “Alt, la mia candidatura l’ho esternata ai miei consiglieri in un bar del paese in occasione dello scambio degli auguri Natalizi. E avevo anche spiegato le ragioni: mi candidavo non per una mia ambizione personale, tutt’altro, ma per considerare ancor più protagonista il mio paese, Spigno Saturnia. Aggiungo pure che prima di firmare l’accettazione della candidatura chiesi di parlare solo con Rodolfo. Lo sai dove? A Spigno Vecchio davanti un cantiere per la realizzazione di un parco giochi… Era un suo pallino…” Naturalmente nell’intervista Vento parla dei danni provocati dal commissariamento già deciso dal comune – con la dottoressa Donatella Perna si incontrerà la prossima settimana – e anticipa con un fare molto democristiano che si ricandiderà alle amministrative del maggio 2019: “Se me lo chiederanno gli amici, che so essere tanti, come faccio a non dire di no?”
Saverio Forte

Intervista a Salvatore Vento