Formia / Elezioni comunali, lettera aperta di Mario Taglialatela

Formia Politica

FORMIA – La campagna elettorale sulle varie questioni esistenti sul tappeto non è (purtroppo) ancora iniziata ma a fare un’interessante riflessione, in occasione della Pasqua, è il candidato a sindaco del movimento “Formia Viva 2018”, Mario Taglialatela, che punta molto su altre due figure che incarna, di cittadino e di massimo dirigente del comune di Formia (è stato lungo segretario e direttore generale). “Non posso non evidenziare – osserva – che le istituzioni pubbliche devono avere attenzione alla crescita delle disuguaglianze in città. Formia è stata sempre una città di riferimento per il comprensorio del basso Lazio e dell’alto casertano per i servizi e il commercio, ora chiaramente non lo è più. Non è neanche una meta di residenza ambita, come lo è stata fino ai primi anni duemila. Formia e chi l’ha amministrata ha trascurato il suo rapporto con il mare e il turismo”.

“Questo stato di cose – puntualizza il dottor Taglialatela – ha creato disuguaglianze economiche, che scontiamo con evidenti situazioni di disagio sociale e povertà. I figli delle famiglie storiche sono emigrati, non garantendo continuità, e i nuovi formiani si sentono di passaggio. Gli investimenti sul territorio diminuiscono e il lavoro manca. È una Formia diversa, che ha bisogno di due azioni, una politica e l’altra amministrativa. Quella politica dovrebbe essere finalizzata a risvegliare l’identità della comunità, ed è sicuramente espressione della tradizionale cultura cristiana e popolare. Quella amministrativa finalizzata, invece, a costruire un organico piano di sviluppo legato ad una vocazione naturale, espressione della stessa identità da recuperare”.

Sul ruolo e, soprattutto, sulla responsabilità di un sindaco il candidato di “Formia viva 2018” sembra avere le idee molto chiare: “Per realizzare questo duplice impegno deve invocare un’alleanza sociale, non la tattica, deve perseguire una visione comunitaria. L’amministrazione comunale ha la funzione di guida sociale e può esercitare al meglio tale compito in collaborazione con i corpi intermedi e le esperienze comunitarie come le Parrocchie. Apriamo il territorio alla progettazione sociale, offrendo gli spazi inutilizzati alle iniziative popolari organizzate. La pubblica amministrazione – suggerisce Taglialatela – ha gli strumenti per offrire opportunità ai cittadini per creare lavoro e reddito, infatti il riscatto sociale della città passa per la guida amministrativa del Comune. La città non ha bisogno di carrozzoni gestionali, ma di un ritorno alla sicurezza sociale, partendo dall’acqua, arrivando ad una rete di assistenza sociosanitaria per bambini, anziani e disabili. Formia – conclude – ha bisogno di riconquistare la sicurezza e l’armonia sociale, così da concentrarsi sullo sviluppo.”

Saverio Forte