Formia / Dissalatori, Taglialatela: “Pericolo non ancora scongiurato, fuori la verità”

Formia Politica

FORMIA – Una questione di buonsenso. La contrapposizione politica ed elettorale sulla querelle dell’installazione o meno dei dissalatori presso il Molo Vespucci a Formia e, più complessivamente sulla futura gestione dell’approvvigionamento idrico, non serve. Anzi, è decisamente dannosa per Formia e per i cittadini. A sollecitare di sotterrare su questa vertenza l’arma della propaganda è il candidato sindaco della lista “Formia Viva 2018”, Mario Taglialatela, che, dopo aver dovuto respingere al mittente alcune (false) indiscrezioni circa un suo anticipato e clamoroso abbandono dal panorama elettorale a causa della rinuncia (personale) a sostenerlo del coordinatore comunale della lista “Anima Popolare” Augusto Ciccolella, è stato costretto a chiarire la sua posizione in ordine al reale esito della conferenza di lunedì dell’assemblea dei sindaci dell’Ato 4. Il Pd, la candidata a sindaco di “Città in Comune” Paola Villa e l’ex assessore alla sostenibilità urbana dell’ultima Giunta Bartolomeo Claudio Marciano avevano sostenuto come il progetto dei dissalatori fosse stato definitivamente stralciato con il dirottamento dei fondi originariamente stanziati dal governo Gentiloni per finanziare la ricerca delle perdite idriche in alcuni comuni lepini della provincia di Latina e per realizzare altri due campi pozzi in località Acervara a Formia.

Di parere opposto il meetup cittadino del Movimento cinque stelle che si era espresso con una forte censura: quella di lunedì è stata un’assemblea bluff in quanto – a suo dire – i dissalatori sono cantierabili sino a quando non li cancellerà con un colpo di penna nel suo decreto di inizio dicembre il commissario regionale per l’emergenza idrica, lo stesso presidente della Regione Lazio e candidato presidente del Pd Nicola Zingaretti.

Quelle circolate negli ultimi giorni – a dire di Taglialatela – sono “notizie inesatte, spesso allarmistiche” che “non aiutano a portare avanti una lotta comune e coordinata contro Acqualatina e contro le decisioni del Presidente della Regione Lazio Zingaretti che ha approvato la nefasta soluzione dei dissalatori a Formia”. L’aspirante sindaco di “Formia Viva 2018” chiede, pertanto, ai rappresentanti delle diverse formazioni politiche e ai candidati sindaci di sospendere “la rincorsa ad attribuirsi la paternità di una eventuale “vittoria”, ma di vigilare con la massima attenzione affinché non vengano messe in atto scelte assolutamente inopportune e dannose per il nostro territorio”. La presa di posizione di Taglialatela è dettata da buonsenso e dalla lungimiranza politico-amministrativa e l’interessato, a tal riguardo, non vuole partecipare al gioco di dar vita ad una contrapposizione inutile, a chi la spara più grossa per intenderci, al perseguimento di soluzioni non condivise ma è mobilitato, invece, a dare ai cittadini formiani “informazioni che rispondano alla realtà dei fatti, piuttosto che cantare vittoria o fornire una visione catastrofica dell’evolversi della controversia con Acqualatina e con la Regione Lazio.”

Urge un’operazione verità ed il candidato a sindaco di “Formia Viva 2018” e ribadisce che la decisione dei sindaci presenti alla conferenza, pur essendo un primo passo importante ed essenziale per la procedura di revoca del provvedimento sull’istallazione dei dissalatori, “non può ritenersi un atto conclusivo e tale da scongiurare l’istallazione degli impianti stessi così come deciso dalla commissione regionale e per l’emergenza idrica presieduta da Zingaretti. E’ necessario infatti revocare l’atto (determina del dirigente della Sto, la Segreteria Tecnico Operativa), di approvazione dei pareri tecnici e degli esiti della conferenza dei servizi relativi all’originale piano d’interventi che prevedeva appunto la realizzazione dei dissalatori a Formia. Per l’ex segretario e direttore generale dei comuni di Formia e Latina un ultimo atto “necessario” dovrà essere adottato comunque dal Presidente Zingaretti nella qualità di Commissario all’emergenza idrica “per la modifica del piano degli interventi che, previsto dal suo decreto del 15 dicembre scorso, garantirebbe la messa in atto di quanto deciso dall’assemblea dei sindaci.”

Taglialatela, quantunque possa apparire paradossale, sembra condividere i dubbi del meetup formiano del Movimento cinque Stelle: “Quindi, ad oggi, pur avendo effettuato un passo importante per la soluzione positiva del problema dissalatori a Formia, non si è giunti a scongiurare tale pericolo che perdurerà fino a quando il presidente della Regione Lazio Zingaretti, non avrà firmato l’atto di revoca o modifica del suddetto provvedimento. L’invito, pertanto a tutti, è di farsi parte attiva nel monitorare l’evolversi della situazione, vigilare e tenersi pronti a forme di lotta condivisa, come si conviene a forze politiche serie e responsabili, onde evitare che si arrivi alla contrastata e inopportuna realizzazione dei dissalatori nel porto di Formia”.

Saverio Forte