Castelforte / Successo per la Festa dell’Azione Cattolica “150 Special #FuturoPresente”

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CASTELFORTE – Un fiume colorato di entusiasmo e di impegno laicale a Castelforte. Probabilmente tanti giovani, ragazzi ed adulti, così numerosi, non hanno mai invaso il centro storico, bellissimo, della località aurunca. L’occasione è stata, per l’intera giornata di domenica, la riuscita e partecipata festa unitaria dell’Azione Cattolica dell’arcidiocesi di Gaeta, “150 Special #FuturoPresente”, i cui partecipanti erano tutti individuabili grazie ad un’eloquente t-shirt di color rosso che hanno voluto indossare. Provenivano dalle singole 31 associazioni parrocchiali per festeggiare i 150 anni di vita associativa ed ecclesiale a livello nazionale e i 100 anni di presenza dell’Azione Cattolica sul territorio dell’Arcidiocesi di Gaeta.

Era, infatti, il 1916 quando l’allora arcivescovo Francesco Niola promosse la nascita dei primi circoli di un sodalizio nato 50 anni prima grazie ad una geniale e attuale idea di un sociologo e di un pedagogista, Giovanni Acquaderni e Mario Fani, che nell’abitazione bolognese dei fratelli Malvezzi misero a punto il programma della nascente “Società della Gioventù cattolica”, poi trasformata nella più semplice e nota Azione Cattolica: si tratta di “uomini e donne che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la gerarchia, per la realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa, l’evangelizzazione, la santificazione degli uomini e la formazione cristiana delle loro coscienze”.

Un momento della cerimonia

Nella prima parte di “Cento50anni di storia” sono state ricordate, con una presentazione partecipata e interattiva, alcune figure emblematiche della storia dell’Azione cattolica, a livello italiano e locale. Nel pomeriggio il secondo momento di “Cento50anni di noi” è stata la concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, affiancato dagli attuali ed ex assistenti diocesani e parrocchiali e naturalmente dai responsabili che si sono avvicendati nel corso degli anni. Moltissimi “volontari” che hanno reso un servizio generoso all’attività laicale della Chiesa di Gaeta e diversi altri che sono partiti dall’Azione Catttolica per formarsi e servire ogni giorno in maniera davvero nobile lo Stato, le istituzioni. Su tutti il capogabinetto della Questura di Latina, il Vice-Questore Cristiano Tatarelli, confuso nel pubblico, a bordo palco, insieme alla moglie. Il momento più toccante c’è stato prima del vivace “rompete le righe”: l’intitolazione – come si evince nel video integrale con gli interventi del sindaco Giancarlo Cardillo e dell’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari – di un largo nella zona sottostante la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista alla memoria di Vittorio Bachelet, il presidente dell’Azione Cattolica dal 1964 al 1973 negli anni difficilissimi post conciliari (ma autore del rivoluzionario nuovo Statuto dell’Azione cattolica), fine giurista e consigliere comunale della Dc al comune di Roma ma vigliaccamente assassinato nel febbraio 1980 dalle Brigate Rosse in un agguato nell’atrio della facoltà di Scienze Politiche dell’università “La Sapienza” dove insegnava.

Intervista a Paolina Valeriano

Si è concretizzata una lodevole decisione assunta dalla Giunta Comunale di Castelforte che aveva accolto una specifica richiesta del parroco don Fabio Gallozzi, vera anima di un’iniziativa che – come ha ribadito nell’intervista video di Saverio Forte la neo presidente diocesana di Ac, la professoressa Paolina Valeriano –ha inaugurato di fatto il percorso di un’associazione che intende, nel segno dell’azione pastorale di papa Francesco – andare nelle e per le periferie, non solo sul piano geografico. “E’ stata una grande e riuscita festa – ha concluso la professoressa Valeriano che ha sottolineato come l’Ac di Gaeta sia presente in 31 parrocchie grazie a 2021 soci, in particolare 694 adulti, 383 giovani e 944 ragazzi – “da cui uscire ancora più orgogliosi e fieri della preziosa eredità che ci viene affidata, ma anche più responsabili nel custodirla e farla fruttificare”.

Saverio Forte

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