Gaeta / Signora del Vento, il discorso completo del ministro Fedeli

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GAETA – Un discorso lungo, il riconoscimento di un lavoro di trenta anni portato avanti dai presidi Antonio Troisi, Salvatore Di Tucci e, da quest’anno, da Maria Rosa Valente. E’ stato questo il filo conduttore degli 11 minuti pronunciati dal palchetto allestito sul piazzale Caboto dalla ministra della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca Valeria Fedeli. La ministra ha lodato “l’assunzione collettiva di responsabilità” da parte dei tanti partner che hanno reso possibile la donazione della nave scuola “Signora del Vento” (in particolare la famiglia De Michele e l’armatore Cesare d’Amico) nell’ambito del progetto del Miur “Laboratori territoriali per l’occupabilità. Di seguito alcuni passaggi del discorso della Ministra e della preside Maria Rosa Valente,  Segue il video con il discorso completo, in cui, oltre a promettere una maggiore attenzione per le esigenze che comporta la gestione di una nave di 83 metri, la massima rappresentante del Miur difende la legge 507 e l’alternanza scuola lavoro indicando proprio nel progetto dell’istituto un modello da seguire.

“Il laboratorio territoriale per l’occupabilità che inauguriamo oggi – ha esordito la ministra – è una straordinaria novità introdotta dalla legge 107 per potenziare nuove metodologie didattiche e promuovere un rapporto sempre più proficuo tra la formazione, l’istruzione ed il mondo del lavoro per stimolare i territori, le imprese, i centri di ricerca e le associazioni. Quello che avviene qui oggi è un’assunzione collettiva di responsabilità, ciascuno per le proprie funzioni. È la prima ed unica nave scuola non militare in Italia ed in Europa. Rappresenta la capacità di far vedere che cosa sa fare l’Italia nel percorso innovativo e formativo dei propri ragazzi”. E proprio a proposito di corresponsabilità il ministro ha voluto ringraziare la famiglia De Michele, titolare di alcuni importanti marchi di acque minerali, “perché senza questa donazione non avremmo avuto l’opportunità”.

Poi l’impegno finanziario
“So che il ministero dovrà sostenere questa iniziativa, non come ha fatto finora ma nel tempo, , perché diventi strutturale”.

“Avete letto negli ultimi giorni il rapporto Ocse sull’Italia. Dobbiamo colmare diversi gap. Quella che inauguriamo oggi è una delle risposte più importanti dal punto di vista qualitativo. Siamo un paese con una bassa occupazione giovanile ed abbiamo un alto numero di giovani che non studiano, non lavorano e non cercano occupazione. Nuove tecnologie e nuove opportunità didattiche spingono invece a recuperare questi differenziali. Quello che noi dobbiamo costruire per dare un futuro a questo paese è una società ed una economia della conoscenza, ecco perché c’è uno straordinario valore in questo progetto”.

“Alternanza scuola lavoro, voglio dire ai ragazzi che sono scesi in piazza venerdì scorso, è un vantaggio competitivo dei percorsi di formazione, non confondetelo con un altro importante strumento che è quello dell’apprendistato, che è un rapporto di lavoro con una parte di formazione”

“La Signora del Vento – ha detto la preside Maria Rosa Valente – costituisce un laboratorio in grado di svolgere attività didattica in situazione per la costruzione delle competenze della navigazione a motore ed a vela. Nella manovra e governo della nave, nella gestione dell’apparato motore e sistemi ausiliari, nonché grazie ai sistemi di simulazione, attualmente purtroppo non ancora completati, verificare e testare le reazioni degli allievi nelle situazioni più diverse. Esperienze formative di cui beneficeranno gli studenti ma anche gli insegnanti degli istituti che parteciperanno avranno modo di perfezionarsi. La nave, con i suoi 83 metri di lunghezza, 10 di larghezza, tre alberi alti fino a 50 metri dalla linea di galleggiamento e 1900 metri quadri di velature, è secondo solo all’Amerigo Vespucci. A bordo gli alunni svolgeranno compiti di alternanza scuola lavoro come la guardia in sala macchine ed in plancia di comando, sia in porto che in navigazione, affiancando gli ufficiali di turno; calcolare la posizione sia con metodi astronomici che con l’uso della cartografia elettronica, manovra delle velature e lezioni integrative di letteratura del mare. Agli istituti turistici è riservata invece l’accoglienza. Gli allievi di sala macchine potranno svolgere anche lavori di officina. Ma a loro volta i ragazzi potranno diventare anche dei formatori. Probabilmente entro dicembre sarà montato a bordo un simulatore di sala macchine ed un laboratorio analisi. Sarà possibile prelevare ed analizzare campioni di acqua marina, di sentina e di scarico motori e di effettuare le relative analisi chimico – fisiche e batteriologiche che interesserebbero anche i licei”.

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