Gaeta / Lungomare bastioni Annunziata, i lavori riprendono senza consultare il comitato

Gaeta Politica

GAETA – Tradita la parola data al comitato spontaneo “Gaeta Storia e bellezza” per l’avvio dei lavori di riqualificazione di lungomare Caboto, che interesserà anche l’ultimo tratto esistente dell’antica fortificazione borbonica, davanti la chiesa dell’Annunziata.
“L’ultimo intervento del Comitato, sulla questione restyling -si legge in una nota – risaliva allo scorso 26 marzo, dopo l’incontro avvenuto in comune alla presenza dei nostri rappresentanti, del Presidente di Maio e del Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano.
Soddisfatti dall’esito dell’incontro, al termine del quale il Presidente dell’Autorità portuale dichiarava “prendo un impegno serio con la cittadinanza per salvaguardare la storia e la bellezza di Gaeta” e il sindaco Mitrano dichiarava altresì di “essere in pieno accordo con il Presidente Di Maio e di aver apprezzato i toni e il percorso di condivisione delle modifiche avviato tra I tecnici dell’Autorità e il Comitato e che sarà ripreso appena sarà nominato il Direttore dei lavori”, abbiamo atteso la convocazione a un tavolo tecnico di progettazione condivisa.
Di fatto, invece, con determina 181 del 29/06/17, di cui si è avuta notizia solo nelle ultime settimane, è stato approvato il progetto esecutivo di riqualificazione, senza alcuna grafica, né indicazione dei materiali che verranno utilizzati.
Il 29/09/2017 è stato transennato il primo tratto di lungomare adiacente la villetta comunale di Gaeta Medievale per l’avvio dei lavori.
L’accordo di condivisione del progetto era stato il presupposto per il quale il Comitato si era impegnato a bloccare la raccolta delle firme con le quali tanti cittadini avevano voluto manifestare il proprio dissenso NON ALLA RIQUALIFICAZIONE bensì AD UNA RIQUALIFICAZIONE CHE NON SNATURASSE L’IDENTITÀ’ dell’ultimo tratto esistente dell’antica fortificazione borbonica.
Nonostante le firme raccolte, le riunioni di condivisione e le promesse NULLA È AVVENUTO: constatiamo ancora una volta che i cittadini in questa città NON HANNO VOCE, se espressa pacificamente e senza ricorso all’autorità giudiziaria. Tuttavia, avendo ricevuto numerose sollecitazioni da parte di cittadini preoccupati per l’avvio dei lavori, il Comitato ha ritenuto opportuno intervenire affinché nessuno scempio (utilizzo di gres porcellanato, lastre di marmo bianco) venga ancora perpetrato ai danni della città”.