Gaeta / Eduardo Accetta: “sui rifiuti è in atto una caccia alle streghe”

Gaeta Politica

GAETA – “Stiamo assistendo, da qualche giorno,con azioni degne della peggiore politica che si poteva mai immaginare, ad un attacco senza precedenti alla dignità e alla privacy dei nostri cittadini, costretti a sopportare l’invadenza, oltre misura, di incapaci ed inetti alle dipendenze di incalliti dipendenti e funzionari mal governati”. Il consigliere Eduardo Accetta critica duramente l’operato dell’assessore all’ambiente e dei vigili urbani di Gaeta.
“Azioni di ritorsione insulse e autoritarie – scrive – nei confronti di onesti cittadini, che pagano regolarmente le onerosissime tasse imposte dall’amministrazione Mitrano, per giustificare le manchevolezze di un sistema di raccolta differenziata “porta a porta” che, e ciò è evidente a tutti, non funziona e non ha mai funzionato correttamente e regolarmente.
Ne è la dimostrazione il recente ricorso all’isola ecologica mobile, tentativo maldestro di sopperire alle inefficienze di un servizio mal organizzato e, da qualche settimana, mal gestito dal geometra Pasquale Petrone rimosso da tale incarico per tre mesi è ritornato allo stesso posto……chissà e come mai?????
L’episodio che è accaduto oggi ha dell’inverosimile. Il Sig. Paone, persona conosciutissima e noto titolare dell’omonima gioielleria in Via Buonomo, è stato sanzionato dalla Polizia Municipale in quanto da un controllo presso l’isola ecologica in prossimità del Bar Hermes sul lungomare Caboto, sarebbe stata rinvenuta una scatola di cartone, non correttamente conferita secondo la Polizia Municipale, ‘contenente documentazione che faceva risalire allo stesso Paone la titolarità del rifiuto. Ciò è stato sufficiente per l’agente Verrecchia e per il geom. Petrone, coadiuvati dall’assessore all’Ambiente Avv. Mottola, ad elevare la sanzione di 500 euro.
ritengo che questo modo di procedere sia esattamente il contrario di ciò che i nostri cittadini chiedono all’amministrazione.
Innanzitutto l’Avv. Mottola dovrebbe preoccuparsi, ad avviso dello scrivente, di investire meglio il suo tempo negli uffici comunali in quella che dovrebbe essere la sua naturale attività e per la quale viene pagata dalla comunità, cioè quella di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, di programmazione etc., lasciando l’attività esecutiva agli uffici e ai dipendenti incaricati, anziché svolgere essa stessa il “servizio di ronda” come un qualunque attendente.
Inoltre censuro l’atteggiamento di intolleranza da parte dell’amministrazione comunale, che dovrebbe saper discernere i comportamenti punibili con sanzioni da quelli semplicemente diffidabili, in quanto questo modo di agire porterà, quanto prima, a situazioni di scontro e conflitti sociali che non appartengono alla nostra cultura.
Non è così che si educa la cittadinanza al corretto conferimento dei rifiuti, non è con queste modalità repressive tanto per… che la città sarà più pulita. Occorre organizzare sempre meglio il servizio di raccolta, intensificare i passaggi e la raccolta dei rifiuti, osservare puntualmente gli orari di passaggio dei mezzi della ditta incaricata, persuadere i soggetti interessati, e, perché no, intensificare anche i controlli e punire con le sanzioni coloro che commettono reati ambientali di una particolare gravità,con la consapevolezza che non è possibile, in una cittadina che vive di turismo e di commercio, mettere in atto una ignobile quanto vergognosa “caccia alle streghe” per giustificare, dopotutto, l’inefficienza un servizio ambientale da oltre sei milioni l’anno, che viene quotidianamente svolto solo per il 30%, omettendo di svolgere tutti una serie di servizi lautamente pagati”.