suore pellegrinaggio santa rita cascia

Gaeta / Le suore dell’arcidiocesi domani in pellegrinaggio a Santa Rita a Cascia

Attualità Gaeta

GAETA – A conclusione dei ritiri mensili spirituali dell’anno giubilare della misericordia Gaeta le suore dell’arcidiocesi di Gaeta, domani, domenica 5 giugno 2016, andranno in pellegrinaggio a Santa Rita a Cascia. Doveva essere l’arcivescovo emerito, monsignor Fabio Bernardo D’Onorio e padre Pasquale Simone, vicario-episcopale ad accompagnarle; ma per impegni pastorali non possono; per cui domani sarà padre Antonio Rungi, della comunità del santuario della Civita, ad accompagnare le suore in questo pellegrinaggio. Padre Rungi, infatti, come in altri anni, anche in questo anno giubilare ha tenuto alcuni incontri mensili alle suore con le sue meditazioni e riflessioni sul tema della misericordia.

La richiesta della presidente dell’Usmi diocesana, nonostante le oggettive difficoltà della domenica, è stata esaudita dal rettore-superiore della comunità passionista del Santuario della Civita, padre Emiddio Petringa.
Cosicché padre Antonio potrà assistere spiritualmente il gruppo di 50 suore, in rappresentanza delle varie comunità religiose femminili che operano nell’arcidiocesi di Gaeta durante in pellegrinaggio a Cascia, nei luoghi di Santa Rita, ritenuta dai teologi tra le sante della misericordia più amate e seguite e che intercede presso il Signore per i casi più difficili e disperati. Il programma del pellegrinaggio è stato stilato dal direttivo dell’Usmi, d’intesa con l’arcivescovo D’Onorio e di padre Pasquale Simone. Partenza da Formia dalle Suore Pallottine, sulla Statale Appia, a Vindicio, alle ore 5,30. Lodi e preghiere, riflessioni durante il viaggio. Sosta intermedia.

Una giornata di spiritualità che come tutti gli anni conclude i ritiri mensili delle suore e il loro anno di formazione spirituale a livello diocesano. Al pellegrinaggio partecipano 50 suore di varie congregazioni e istituti femminili che operano in Diocesi, soprattutto nel campo della formazione primaria, nella pastorale parrocchiale, nella collaborazione ai santuari, nell’accoglienza e nel servizio ai poveri e sofferenti del territorio.