Minturno / Libertà e Legalità, il convegno del 25 aprile con Maurizio Faticoni

Minturno Politica

MINTURNO – Si è svolto accogliendo un grande interesse tra i cittadini minturnesi il Convegno “Libertà e Legalità”, svoltosi lo scorso 25 aprile presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno. Ad una tornita folla di partecipanti, hanno portato il loro prezioso contributo il Dott. Eugenio Forgillo (Presidente del Tribunale di Avezzano), e il Dott. Maurizio Gallo (Presidente Emerito della Corte d’Appello di Napoli). Insieme al Candidato Sindaco Maurizio Faticoni hanno sottolineato, ma soprattutto concretamente dimostrato come si possono applicare i principi di legalità in un Comune.

Chi riveste un ruolo pubblico ha di fronte a sé una responsabilità individuale e sociale, perché deve rendere conto anche e soprattutto alla comunità. Ma come facciamo ad aumentare in un contesto territoriale un buon livello di “legalità”? I settori oggi più vulnerabili alle “eclissi di legalità” sono il commercio, per il proliferare di venditori ambulanti abusivi che generano una continua concorrenza sleale nei confronti dei negozianti che pagano le tasse; riscontriamo spesso illegalità anche nell’urbanistica e nell’arredo urbano.

“Certo, parlare in astratto di legalità, lascia il tempo che trova – precisa Faticoni- da avvocato e conoscitore degli strumenti giuridici oggi fruibili per organizzare meglio la macchina amministrativa, esistono sistemi attuabili. I Protocolli di legalità e i Patti di integrità- per esempio- sanciscono un comune impegno, tra appaltante ed appaltatore, ad assicurare la legalità e la trasparenza nell’esecuzione di un dato contratto pubblico, in particolar modo per la prevenzione, il controllo ed il contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa, nonché per la verifica della sicurezza e della regolarità dei luoghi di lavoro.

E’ dunque, legittima la previsione di un Bando Comunale che richiede l’accettazione dei Protocolli di legalità e dei patti di integrità quale possibile causa di esclusione dall’appalto, in quanto tali mezzi sono posti a tutela di interessi di rango sovraordinato e gli obblighi in tal modo assunti discendono dall’applicazione di norme imperative di ordine pubblico.