Un volto molto noto agli appassionati di calcio ci lascia, Giovanni Galeone è morto: Allegri il suo allievo principale
I vecchi appassionati di calcio di sicuro si ricordano bene di lui e gli altri ne avevano sentito spesso parlare poiché avveniva abbastanza di frequente che i giornalisti lo interpellassero sul suo pupillo, Massimiliano Allegri, che conosceva molto bene. Stiamo parlando di Giovanni Galeone, che è morto quest’oggi all’età di 84 anni.

E’ sicuramente un momento triste, oltre che per le persone care a lui vicine, anche per chi lo ha apprezzato nel corso della sua carriera. Galeone era malato da tempo ed era ricoverato in ospedale a Udine, gli organi di stampa hanno dato notizia della sua scomparsa poco fa e in giro per i social si stanno già moltiplicando i tributi e i messaggi di cordoglio, per una figura che ha avuto una sua importanza nel pianeta pallonaro italiano e che è stato seguito e amato da diverse tifoserie, dato che ha allenato su tante panchine italiane.
Galeone e il Pescara delle meraviglie: alla fine degli anni Ottanta aveva stupito tutti
Una carriera non vincente in senso stretto, la sua, tutt’altro, dato che ha vinto soltanto un campionato di Serie B, con il Pescara, nell’annata 1986-87. Ma proprio alla guida degli abruzzesi in quel periodo lasciò un segno profondo nel nostro calcio.

Galeone era infatti solito praticare un calcio molto offensivo, con un 4-3-3 che era diventato marchio di fabbrica. E non è un caso che l’anno dopo, in massima serie, il suo Pescara, con una serie di ottime prestazioni e anche qualche risultato di prestigio, riuscì a salvarsi strappando applausi. Nel 1987-88 si ricordano la vittoria all’esordio per 2-0 sul campo dell’Inter e, in seguito, un altro pesante 2-0, ottenuto in casa ai danni della Juventus. Contro i bianconeri, qualche anno più tardi, il Pescara si ritagliò un piccolo grande pezzo di storia, battendoli nuovamente addirittura per 5-1, pur retrocedendo, alla fine di quel campionato (era il 1992-93).
Galeone ottenne altre tre promozioni in massima serie, un’altra con il Pescara, una con il Perugia e una con l’Udinese, dimostrando di essere uno specialista della Serie B. Meno bene gli sono andate le cose in massima serie, ma c’è sempre chi ricorderà con piacere il modo di giocare delle sue squadre. Si era ritirato nel 2013 e da allora lo si vedeva comparire sui giornali come opinionista e ospite di interviste.





