La segnalazione su uno dei cibi più consumati dagli italiani lascia il segno: ritiro dal commercio immediato, il motivo
In Italia, abbiamo la fortuna di avere costantemente sulle nostre tavole cibo di grande varietà e qualità. Un qualcosa che ci rende unici nel mondo, le nostre prelibatezze culinarie da sempre fanno il giro del mondo ed è un privilegio poterle avere quasi tutti i giorni a disposizione.

Nella nostra cucina, abbiamo la possibilità di unire gusto e salute, con sapori unici e con una qualità davvero elevatissima. Possiamo trattarci da autentici buongustai e questo, spesso e volentieri, anche a costi contenuti, se si sa dove acquistare i cibi più prelibati su base locale e regionale. Ma bisogna sempre fare attenzione alla purezza e alla commestibilità dei nostri acquisti.
Capita a volte, infatti, che non sempre il cibo che abbiamo acquistato sia effettivamente consumabile. C’è grande attenzione da parte dei produttori per proteggere la qualità dei propri marchi e ovviamente il benessere della clientela. Ecco perché vanno controllate scrupolosamente le etichette e vanno monitorati gli avvisi pubblici del Ministero della Salute, per evitare di venire in contatto con alimenti contaminati. In queste ore, al centro dell’attenzione c’è uno dei principali prodotti di consumo, una prelibatezza che in molti siamo soliti mangiare spesso ma che in questo caso può rivelarsi dannosa.
Burrata e stracciatella ritirate dal commercio per possibile contaminazione, il provvedimento
Tra gli ultimi avvertimenti del Ministero della Salute, pubblicizzati come sempre dal portale web ‘Il Fatto Alimentare’ che ha come branca di specializzazione l’analisi di questi provvedimenti per la tutela dei consumatori, c’è il ritiro di due lotti di burrata e di stracciatella.

Si tratta di derivati del latte molto diffusi e molto saporiti, che sono buonissimi da mangiare da soli oppure in varie ricette. Ma la burrata d’Aviano affumicata e la stracciatella della Latteria di Aviano sono soggette in questo momento al rischio di contaminazione microbiologica non specificata.
Il produttore ha richiamato, per l’esattezza, i lotti 1214 e 1196, con date di scadenza 3 novembre e 1 novembre. La burrata e la stracciatella in esame sono stati prodotti dall’azienda Casearia del Ben Srl, con stabilimento sito in via Maestri del Lavoro 29, a Porcia, in provincia di Pordenone (marchio di identificazione IT X8634 CE). Si invita il pubblico a non consumare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita.
 




