Allarme formaggio, cresce la paura tra i consumatori: attenzione!

Allarme per questo alimento e fai particolare attenzione perchè può nuocere cosi alla sua salute. Ecco il comunicato.

Negli ultimi tempi abbiamo visto di come bisogna essere particolarmente attenti al cibo che arriva nelle nostre tavole perchè in un modo o nell’altro possono esserci problemi per prodotti che possono creare difficoltà e per questo è arrivato l’allarme. E’ stato inoltrato l’ennesimo richiamo per avvertire i consumatori nelle ultime ore.

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Allarme formaggio, cresce la paura tra i consumatori: attenzione! – Pixabay – Temporeale.info

Sia in passato ma anche quest’anno con il botulino nel nostro paese abbiamo visto di come un virus possa creare problemi anche dal punto di vista alimentare e potrebbe creare morti ed ulteriori danni. Uno dei problemi che crea non pochi disagi è la presenza del virus dell’influenza aviaria H5N1, un virus ad alta influenza patogena nei bovini da latte ed in diversi animali degli allenamenti negli Stati Uniti.

Il problema è che non viene mai presa una decisione definitiva, non ci sono conferme reali e gravi che questo virus possa passare dall’animale all’uomo ma allo stesso tempo c’è un allarme e nelle ultime ore un nuovo studio crea grossi interrogativi e preoccupazione per le persone, in particolare per gli amanti del formaggio.

Preoccupazione per il virus, l’allarme preoccupa tutti

Una nuova ricerca appare come un grido d’allarme e preoccupa tutti i cittadini. I ricercatori della Cornell University di New York hanno evidenziato che il virus dell’avaria può sopravvivere a lungo all’interno del formaggio fatto con latte non pastorizzato, almeno che non si tratti di un formaggio con una grande acidità come ad esempio la feta greca.

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Allarme formaggio, cresce la paura tra i consumatori: attenzione! – Pixabay – Temporeale.info

Lo studio ha preso in evidenza campioni di formaggio in laboratorio, facendo i passaggi che fanno gli allevatori per portarlo poi nei supermercati. Il portale Nature Medicine sottolinea e ricorda che l’H5N1 sopravviveva nel latte crudo e che preoccupa quindi per chi utilizza dei formaggi. Uno studio molto attento per comprendere lo sviluppo del virus nel formaggio ma allo stesso tempo è stato evidenziato che questi controlli non sono totalmente adatti per controllare altri formaggi a latte crudo.

Molto importante – visto la ricerca- è il ruolo del pH. La maggior parte dei formaggi ha un pH inferiore a 7, ad esempio il cheddar a 5.4 e qualcuno invece sopra. Chi ha svolto la ricerca ha visto che il virus sopravvive tra il 5.8 e il 6.6 del pH e quindi bisogna fare attenzione a questo dato sul formaggio.

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