Il bordo bruciacchiato della pizza fa veramente male? La risposta ti lascerà senza parole

La pizza è una passione che accomuna molti, risolto l’interrogativo sul celebre ‘cornicione’: scopriamo se bruciacchiato fa male o meno

Ci sono tanti alimenti buonissimi, nella tradizione culinaria italiana, che tutto il mondo ci invidia e che rappresentano una esplosione di sapore, una tentazione cui è veramente difficile resistere. Uno dei più favolosi è senza dubbio la pizza. Una autentica leccornia, ideale per le serate con gli amici.

Pizza con cornicione
Il bordo bruciacchiato della pizza fa veramente male? La risposta ti lascerà senza parole – Temporeale.info (foto da Freepik)

Dai gusti e gli abbinamenti più tradizionali a quelli più innovativi, il risultato è sempre garantito. Non soltanto a Napoli e dintorni, lì dove la pizza è nata e si è perfezionata, si trovano pizzerie che offrono una proposta dal gusto spettacolare. Non stupisce che ci sia anche chi ne mangia qualcuna più volte a settimana. Anche se questo potrebbe essere dannoso per la nostra salute e non soltanto per quanto riguarda la linea.

Infatti, parlando di pizza, ci si chiede spesso se una delle sue parti più buone e goduriose vadano mangiate o meno. Parliamo del classico bordo o ‘cornicione’, che può essere più o meno spesso a seconda del tipo di preparazione. Per alcuni, un cornicione abbrustolito è irresistibile, ma può fare male alla salute, o almeno, questo è ciò che si ritiene. E’ davvero così?

Pizza, il bruciacchiato rischia di essere cancerogeno: la spiegazione della fisica e la possibile soluzione

Ebbene sì, se la parte esterna della pizza è particolarmente bruciacchiata occorrerebbe fare attenzione e non mangiarla. La spiegazione ci arriva da un volto diventato ormai noto sui social, il professore di fisica Vincenzo Schettini, divulgatore scientifico.

Pizza
Pizza, il bruciacchiato rischia di essere cancerogeno: la spiegazione della fisica e la possibile soluzione – Temporeale.info (foto da Pixabay)

Sulla sua pagina Instagram ‘La fisica che ci piace’, troviamo la spiegazione a tutto questo. Schettini illustra come una pizza napoletana, mediamente, cuocia in un lasso di tempo tra i 60 e i 90 secondi e a una temperatura tra i 400 e i 480 gradi. Già al di sopra dei 120 gradi, però, si formano, come risultato della cottura di alimenti ricchi di amido, sostanze come l’acrilammide e il benzoapirene, classificate come cancerogene.

Dunque, se il cornicione della vostra pizza è particolarmente bruciacchiato dovreste evitare di mangiarlo. Un’altra soluzione potrebbe essere non mangiare spesso pizza, per ridurne il più possibile gli effetti, o mangiare il cornicione rimuovendo le parti più annerite.

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