Un recente studio ha dimostrato nuovamente come una buona alimentazione possa preservare da potenziali complicazioni cardiache tali da provocare un possibile infarto. Nella nostra dieta, questi cibi non devono assolutamente mancare
Ictus e infarti restano due delle principali cause di mortalità in Italia. Si tratta di patologie che insorgono improvvisamente ma determinate da fattori di rischio come la pressione arteriosa e il colesterolo elevati o il diabete, a loro volta causati da abitudini personali errate come il fumo, l’alimentazione scorretta e l’eccessiva sedentarietà.

Se trascurati anche a causa di una mancata prevenzione che impedisce di approntare una terapia farmacologica adeguata, dai fattori di rischio sopra elencati scaturiscono situazioni di grande pericolo a carico delle arterie coronariche nelle quali possono formarsi placche che rompendosi possono provocare anche un infarto.
Per prevenire l’insorgere di queste placche dell’aterosclerosi, qualcosa si può fare anche a tavola. Lo ha confermato nuovamente uno studio condotto da esperti dell’Università svedese di Lund, pubblicato su Cardiovascular Research. Ne dà notizia Repubblica. I ricercatori hanno analizzato i dati emersi da un monitoraggio effettuato su 24097 persone di età compresa tra i 50 e i 64 anni. Dati che hanno evidenziato come abitudini alimentari sbagliate si associano a una maggiore frequenza di aterosclerosi e al restringimento delle arterie coronariche.
Prevenzione del rischio infarto, questi gli alimenti da inserire nella dieta
Tutti i soggetti coinvolti nello studio hanno compilato un questionario sulle abitudini alimentari per valutare il legame tra salute cardiaca e dieta tramite un apposito indice dietetico. Successivamente è stata eseguita su ciascuno di essi una tomografia computerizzata per rilevare eventuali depositi di grasso o placche aterosclerotiche nelle arterie.
Sovrapponendo i dati del questionario con i referti delle tomografie è emerso che tra le 8.344 persone valutate con indice dietetico basso (assunzione di carne rossa, cibi fritti, bevande zuccherate), il 44% mostrava già qualche segno di alterazione dei vasi sanguigni con casi già evidenti di restringimento delle arterie e placche ad alto rischio.

“Quando abbiamo abbinato le immagini delle coronarie dei soggetti con le loro abitudini alimentari, abbiamo potuto constatare anche che la composizione stessa delle placche e la loro pericolosità sono correlate alla dieta“, commenta Isabel Goncalves, docente di Cardiologia presso l’ateneo di Lund nonché coordinatrice dello studio che ha evidenziato anche un altro dettaglio decisamente interessante ovvero il potenziale impatto favorevole di una dieta ricca di fibre sulla salute dei vasi sanguigni.
Alimenti ricche di fibre che – conclude lo studio – vanno abbinati a un insieme di cibi per creare un modello alimentare virtuoso per il benessere cardiaco. Contribuiscono a questo scopo anche le verdure, la frutta, i cereali integrali, la frutta secca, i latticini magri e l’olio extravergine d’oliva. Tutti cibi salva cuore che vanno assolutamente integrati in un regime alimentare che deve essere il più equilibrato possibile.





