Da gennaio cancellazione automatica delle cartelle esattoriali: svolta per milioni di italiani

Importante novità sulle cartelle esattoriali a partire da gennaio. Tantissime potrebbero essere cancellate con il nuovo meccanismo

Mentre proseguono le proteste in tutta Italia dei Pro-Pal, il Governo è al lavoro sui possibili provvedimenti da inserire nella prossima Manovra Finanziaria da approvare entro la fine dell’anno.

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Da gennaio cancellazione automatica delle cartelle esattoriali: svolta per milioni di italiani – temporeale.info

Emergono già le prime indiscrezioni su alcune delle possibili novità all’esame dell’esecutivo. Una potrebbe riguardare le cartelle esattoriali. Dopo stralci e rottamazioni, si punta ad alleggerire i crediti non riscossi (stimati in 1.300 miliardi) con un altro meccanismo che può portare, in ultima istanza, anche alla cancellazione definitiva di molti degli importi ancora da riscuotere.

E’ quanto prevede il cosiddetto discarico automatico delle cartelle esattoriale che potrebbe entrare in vigore già a partire dal 1 gennaio 2026. In cosa consiste ? Essenzialmente, dopo cinque anni di tentativi di riscossione non andati a buon fine, l’Agenzia delle Entrate può restituire la cartella all’ente che l’ha emessa (Regione, Comune ecc.) il quale può decidere, a sua volta, se affidarsi a un’azienda privata per la riscossione oppure cassare il credito.

Cartelle esattoriali non pagate, cosa cambia da Gennaio

Attualmente, per accedere al discarico delle cartelle esattoriali occorre avviare un iter amministrativo piuttosto complesso che non fa altro che dilatare ulteriormente le tempistiche della possibile riscossione. Con il nuovo meccanismo in arrivo, il discarico dall’Agenzia delle Entrate all’ente creditore diventerà automatico dopo cinque anni e senza alcuna richiesta specifica.

E’ opportuno precisare che il discarico della cartella non comporta automaticamente la cancellazione del debito da pagare. Tuttavia, con lo snellimento delle procedure, l’ente creditore può giudicare alcune delle cartelle ricevute come inesigibili e dunque archiviarle definitivamente rinunciando agli incassi.

il ministro Giancarlo Giorgetti
Cartelle esattoriali non pagate, cosa cambia da Gennaio – temporeale.info (foto Ansa)

In particolare, ad essere archiviate saranno quelle cartelle considerate non più recuperabili che possono riguardare, ad esempio, contribuenti nullatenenti o in condizioni di grave disagio economico, deceduti, senza eredi oppure irreperibili dopo cinque anni di tentativi di riscossione. Oltre a questi casi, è possibile inoltre che una cartella esattoriale possa essere cassata definitivamente se l’importo del debito è considerato troppo esiguo rispetto ai costi da sostenere per la sua riscossione.

Stando alle stime, sarebbero 537,75 miliardi i crediti con potenziale profilo di “non riscuotibilità“. Il mole di cartelle ancora esigibile è stimata in 567 miliardi cui vanno aggiunti altri 167 miliardi di crediti incerti con “profilo di riscuotibilità non determinabile.” Benché l’ente creditore ora possa decidere con maggiore immediatezza se rinunciare a riscuotere la cartella e annullare così il debito, questo nuovo meccanismo di discarico automatico non è assimilabile a un condono. Se un contribuente rientra nelle casistiche per cui un debito è ancora esigilbie, l’ente creditore ha piena facoltà di procedere alla riscossione affidandosi anche ad altri canali esterni all’Agenzia delle Entrate.

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