Si è spento uno storico volto della Rai e più in generale del giornalismo sportivo italiano. Era un grande cronista, ha narrato le vittorie di Alberto Tomba ed era un appassionato di calcio
La Rai dice addio a una delle sue icone. Il giornalismo è più povero d’ora in poi con il decesso di uno dei cronisti più iconici del racconto sportivo. All’età di 78 anni è infatti deceduto Furio Focolari, che nel corso della sua lunghissima carriera ha raccontato le vittorie di Alberto Tomba e non solo. Era malato di Sla. Per lui anche un lungo periodo a Radio Radio.

Nato nel 1947 a Roma, la Rai affidò alla sua voce i racconti che poi diventarono memorabili sulle vittorie di Tomba. Era figlio di Lorenzo Focolari, direttore del quotidiano ‘Umanità’. Alla Rai arrivò nel 1976, dove seguiva lo sport come inviato ai Mondiali di Calcio di Spagna ’82. Pochi anni prima, nel ’78, fu l’unico cronista ad arrivare a Via Caetani quando ritrovarono il cadavere di Aldo Moro.
Dopo alcuni anni è passato alla redazione del Tg2 Sport e si occupò delle Olimpiadi di Los Angeles 1984 come inviato. Ai Mondiali di Bormio 1985 si occupò di sci e da intervistatore visse tutta la carriera di Tomba. Lunga carriera anche negli sport invernali, seguì tutte le gare di sci nordico e bob, oltre al commento delle gare femminili di sci alpino.
Rai e giornalismo sportivo in lutto: addio a Furio Focolari
E’ diventato il telecronista delle gare maschili al posto di Alfredo Pigna, andato in pensione. Per lui anche un grande lavoro svolto a Radio Radio di cui è stato anche direttore, dove ha coperto ogni tipo evento sportivo, dai Mondiali alle Olimpiadi. E’ arrivato anche il cordoglio della Lazio, squadra di cui era molto tifoso: “Le più sentite condoglianze per la scomparsa di Furio Focolari, icona del giornalismo sportivo italiano e grande tifoso biancoceleste”.

Questo invece il messaggio di Radio Radio: “Ciao Furio, è stata una trasmissione che non avremmo voluto chiudere mai”. Bello anche il cordoglio di Ilario Di Giovambattista: “Ciao Furio ora riposa in pace. Aiutaci a sopportare questo immenso dolore e grazie di tutto”. Il giornalismo italiano ha perso una delle sue storiche colonne. I tifosi erano molto affezionati alla sua voce e alle sue analisi non solo a livello sportivo, ma più nello specifico calcistico.